AVIO, Trento — Un orso sul Monte Baldo ha depredato un gregge, sbranando quattro pecore martedì scorso. Non si tratta del primo caso nella zona pertanto la preoccupazione degli allevatori sale: il loro timore infatti, è che ci siano più esemplari che vagano sulla montagna e che quindi aumentino gli attacchi e le “vittime” tra gli animali al pascolo.
Gli avvistamenti dell’orso sono iniziati in primavera quando i turisti e gli abitanti che frequentavano il Monte Baldo lo hanno immortalato in vari scatti. Nelle ultime settimane l’animale ha inziato a depredare i greggi che pascolano negli alpeggi della zona, e l’ultimo attacco si è verificato proprio martedì.
Secondo quanto riportato da Il Trentino-Corriere delle Alpi, al mattino il pastore ha raggiunto le sue pecore in quota, nei pressi dell’arrivo della funivia che parte da Malcesine. L’uomo si è accorto che i capi erano piuttosto agitati e quattro di loro mancavano all’appello: due sono stati ritrovati nelle immediate vicinanze mentre i restanti sono stati rinvenuti dall’allevatore il giorno dopo, a poco distanza dal “carnefice”.
L’orso responsabile dell’attacco stava infatti dormendo vicino agli animali di cui si era nutrito. Il pastore si è allontanato con cautela dal plantigrado, ha avvisato la Forestale di Malcesine per i rilievi e si è poi recato al Servizio faunistico della Provincia per avviare le pratiche del risarcimento.
Gli allevatori rimangono però preoccupati per la situazione in quanto a loro avviso se un orso si stabilisse permanentemente sul Baldo non ci impiegherebbe molto tempo a capire la dislocazione dei vari greggi e a fare razzie. Inoltre sulla montagna vive più di un plantigrado e la stessa Forestale lo conferma su Il Trentino-Corriere delle Alpi, specificando che sono in corso delle verifiche per capire il numero esatto.
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