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K2: è vetta per Hamor, Bem, Stangl e Cadiach

Peter Hamor (Photo archivio Peter Hamor)
Peter Hamor (Photo archivio Peter Hamor)

SKARDU, Pakistan — Dopo la ventina di martedì 31 luglio, altri alpinisti sono arrivati in vetta al K2 nelle scorse ore. Ieri è toccato allo slovacco Peter Hamor, andato in cima alle 11:15 del mattino (ora locale), al ceco Pavel Bem e all’austriaco Christian Stangl, che nel 2010 era passato alle cronache per aver “immaginato” la salita al K2, che questa volta pare sia arrivata davvero. Nel novero degli scalatori che hanno raggiunto la vetta di quella che per molti è la montagna più difficile della terra, c’è anche lo spagnolo Òscar Cadiach che ha conquistato senza ossigeno il suo 11esimo ottomila.

Le intenzioni erano quelle di salire senza ossigeno anche per Peter Hamor, tornato al K2 dopo l’esperienza del 2007, durante la quale si era fermato a quota 8000 metri. Questa volta il successo è arrivato, anche se al momento non si conoscono ancora i dettagli della salita, che probabilmente saranno resi noti una volta che il gruppo sarà tornato al campo base. Il forte slovacco, noto per aver fatto parte della storica cordata dei “Tres Pedros” con i polacchi Piotr Pustelnik e Piotr Morawski e per la terribile salita dell’east ridge dell’Annapurna del 2006, aveva infatti come obiettivo il raggiungimento del suo decimo ottomila senza ossigeno.

Secondo quanto riferisce il sito spagnolo Desnivel, oltre a Hamor e al ceco Pavel Bem, ieri 1 agosto sarebbe andato in cima anche Christian Stangl che nell’estate 2010 aveva prima affermato e poi ritrattato la vetta del K2, raccontando di essere stato come ingannato da una visione di se stesso a 8611 metri di quota. Anche in questo caso non si sa al momento se l’austriaco abbia fatto uso di ossigeno, mentre sembra certo che Òscar Cadiach sia salito senza. Lo spagnolo, aggregatosi al gruppo di Chhang Dawa Sherpa, ha conquistato il suo terzo ottomila della stagione, dopo aver scalato in primavera l’Annapurna e il Dhaulagiri.

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