Alpinismo

Karl Unterkircher Award: vince la Trango Tower di tre alpiniste russe

Karl Unterkircher Award 2012
Karl Unterkircher Award 2012

SELVA DI VAL GARDENA, Bolzano — Si è conclusa con successo in Val Gardena la seconda edizione del Karl Unterkircher Award, premio alpinistico in memoria del celebre alpinista altoatesino, che ha richiamato in Val Gardena molti alpinisti di fama mondiale. A vincere il primo premio, quest’anno, è stato il trio femminile di Marina Kopteva, Galina Chibitok e Anna Yasinskaya (Ucraina) con la salita del Great Trango Tower, in Pakistan, compiuta dopo 38 giorni in parete.

Simone Moro, Denis Urubko e Cory Richards, Nicolas e Olivier Favresse e Marina Kopteva, Galina Chibitok e Anna Yasinskaya erano i tre team candidati alla vittoria. Membri della giuria, presieduta da Oswald Oelz, erano Silvio Gnaro Mondinelli, Christoph Hainz, Ivo Rabanser e Carlo Caccia. Tra gli ospiti d’onore spiccava il leggendario Kurt Diemberger, con gli sherpa Temba e Subin che conoscevano personalmente Karl Unterkircher.

Simone Moro, Denis Urubko e Cory Richards erano candidati per la prima invernale del Gasherbrum II (8034 metri) compiuta il 2 febbraio 2011. I Favresse invece erano candidati per le 9 vie nuove aperte sulle big wall di Cape Farewell, in Groenlandia, nell’estate 2010, impresa che è già valsa loro il Piolet d’or. Le tre alpiniste ucraine, invece, erano candidate per l’apertura di una nuova via della parete nord-ovest del Great Trango Tower (6286 metri) compiuta nell’estate 2011: per quest’ascensione sono state premiate con il Piolet d’Or Russo.

“La scelta si é rivelata oltremodo difficile per l’altissimo livello di tutte le salite nominate – ha detto la giuria -. Rappresentano aspetti diversi dell’alpinismo contemporaneo e sono difficilmente confrontabili. L’assegnazione del premio “Karl Unterkircher Award” non è quindi voler porre una salita sopra le altre, quanto evidenziarla ulteriormente anche in rapporto allo spirito di Karl”.

Quando Marina Kopteva, Galian Chibitok e Anna Yasinskaya (Ucraina) sono state dichiarate vincitrici e sono state chiamate sul palco, si sono commosse. A loro è stato consegnato l’award – una pietra di dolomia che rappresenta il Sassolungo da dove sorride il volto di Karl, scolpita a mano da Gerold Moroder e pesante 12 chili – nonchè un premio in denaro di Euro 2000. La giuria ha sottolineato che altre allo stile pulito da loro impiegato e alle caratteristiche tecniche della loro salita, il premio vuole rappresentare un contributo significativo allo sviluppo dell’alpinismo femminile.

Gli altri nominati hanno ricevuto lo stesso premio in dimensione più piccola e un premio in denaro di Euro 1500 ciascuno.

Durante la serata, gli Sherpa Temba e Subin, che conoscevano personalmente Karl, hanno presentato il progetto di assistenza sanitaria attivato nella regione montuosa di Thulopakar, in Nepal, tramite il progetto di cooperazione “Sagarmatha”. Volontari e assistenti qualificati che volessero dare una mano sono invitati a contattarli tramite il loro sito. Alla fine hanno distribuito ad alcune persone il “Chata”, una sciarpa di seta bianca che significa felicità, amicizia e partecipazione.

Florian Mussner, Assessore alla Scuola e Cultura ladina, ai Lavori pubblici e al Patrimonio della Provincia Autonoma di Bolzano, che ha assunto il patrocinio di questo evento, ha sottolineato l’importanza di condividere le esperienze alpinistiche fra diverse nazionalità, senza dimenticare gli sherpa del Nepal. Il sindaco di Selva, Peter Mussner, ha invece ringraziato gli organizzatori del premio e confermatp il suo entusiasmo per questo festival di montagna, che tornerà nel 2014.

La chiusura finale di questa seconda edizione del “Karl Unterkircher Award” è stata un discorso da parte di Kurt Diemberger, che ha ricordato l’importanza di questo premio come segno di apprezzamento per l’alpinismo, ma soprattutto come modo per non dimenticare “il nostro Karl”.

 

 

Links: www.karlunterkircher.com, www.sagarmathainternational.org

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Un commento

  1. Russe od ucraine? Una domanda che spesso, in particolari casi, si e’ posta nei secoli. Forse ucraine di nazionalita’ russa? O solo un po’ di confusione? AT

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