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Karakorum, francesi feriti in valanga al Gasherbrum V

Aymeric Clouet (Photo clouclouclimb.wordpress)
Aymeric Clouet (Photo clouclouclimb.wordpress)

SKARDU, Pakistan — Aymeric Clouet, Christian Trommsdorff e Patrick Wagnon sarebbero al termine della loro stagione estiva in Karakorum. Il forte team francese era partito con l’obiettivo di aprire una nuova via in stile alpino sulla mitica parete ovest del Gasherbrum IV, ma dopo diverse salite di acclimatamento nella zona delle Torri del Trango, aveva deciso di scartare il G IV, quest’anno troppo pericoloso, e di optare invece per il Gasherbrum V. Proprio qui, durante la salita, sono stati travolti da una valanga: Wagnon è rimasto ferito a una caviglia, e gli alpinisti, con l’aiuto del Rescue Team di Concordia, hanno ripreso la marcia verso Skardu.

Accompagnati dalla guida austriaca Lisi Steurer, Clouet, Trommsdorff e Wagnon avevano iniziato il trekking sul Baltoro alla metà di maggio e pochi giorni dopo avevano raggiunto il campo base Shipton, sul lato ovest del Gruppo del Trango, dove avevano programmato di compiere alcune salite di acclimatamento. Secondo Il British Mountaineering Council, che riporta la notizia, i tre alpinisti avrebbero fatto riscaldamento su una nuova via di roccia su una parete dalle parti del campo base: hanno trovato infatti chiodato solo il primo tiro, a cui loro hanno aggiunto altre sette lunghezze senza lasciare chiodi in parete.

Dopo alcuni giorni di brutto tempo, tutti e quattro si sono spostati con gli sci sul Trango Glacier, al Sarpo Laggo Pass, posto a 5.704 metri. Dal campo base al passo sono poi partiti per una salita di 12 ore lungo lo spigolo nordovest fino alla cima del Sarpo Laggo Peak, alto 6.208 metri. Per migliorare l’acclimatamento hanno dormito poco sotto la vetta, scendendo al campo base il giorno successivo.

Cogliendo una breve finestra di bel tempo, hanno compiuto un tentativo di salita veloce e leggero sulla Trango I, chiamata anche Trango Ri, la torre alta 6.363 metri, la più alta delle vette del Trango. In un tentativo di 14 ore hanno salito la parete ovest, dal campo base all’anticima alta 6100 metri. Alla fine però, crescenti difficoltà di scalata, li hanno convinti a rinunciare a proseguire fino alla vera cima.

Dopo un bivacco sull’anticima alla temperatura di -21 gradi, sono ridiscesi alle prime ore del mattino. A questo punto Steurer è tornata a casa, mentre gli altri si sono spostati nel Gruppo dei Gasherbrum. Una volta installato il campo base e dopo un periodo di maltempo e meteo instabile, hanno rinunciato al vero obiettivo della spedizione, la leggendaria parete ovest del Gasherbrum IV chiamata anche Shining Wall (alto 7.925 metri), perché in condizioni troppo pericolose. Senza perdere altro tempo quindi, Clouet, Trommsdorff e Wagnon hanno volto gli occhi al Gasherbrum V, la cui salita non è mai stata completata.

I tre francesi in una breve finestra di bel tempo, hanno attaccato il pilastro sud del colosso pakistano, alto 7.147 metri. A circa 6500 metri il team è stato travolto da una valanga. Secondo quanto racconta Clouet sul suo blog, mentre lui e Trommsdorff hanno riportato solo un grande spavento, Wagnon si è invece procurato una brutta frattura alla caviglia. Dopo una difficile discesa in corda doppia dei rimanenti 1000 metri sono arrivati in salvo al campo base. Da lì a metà della scorsa settimana si sono spostati al Circo Concordia dove sono stati aiutati dal Rescue Team, i cui uomini li hanno assistiti nello spostamento.

Non si conoscono al momento gli ultimi movimenti della spedizione francese, che però sembrerebbe essere ormai giunta al termine. Secondo quanto dice Clouet sul suo blog infatti, a metà della settimana scorsa (ultimo aggiornamento postato) attendevano che l’elicottero arrivasse ad evacuare Wagnon. Il volo di rientro inoltre era programmato per l’11 luglio.

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