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Valanghe: si alza il rischio in tutta Italia, sconsigliate le escursioni

Valanga (Photo courtesy mnnews.it)
Valanga (Photo courtesy mnnews.it)

ROMA — Tre morti per valanga in due giorni e diversi dispersi. Pericolo forte in Abruzzo e marcato sulla maggior parte delle vette alpine. Con le forti precipitazioni di questi giorni, il vento e le nuove nevicate, il rischio valanghe si è alzato su quasi tutto il territorio italiano. Esponenti del Corpo Forestale dello Stato hanno perciò invitato apertamente ad evitare, nel weekend, le uscite fuoripista e le escursioni in quota, che potrebbero nascondere molte insidie.

Le previsioni parlano di forti nevicate nelle prossime ore nel Centro-Sud, ma sulle Alpi e in molte altre zone i prossimi saranno due giorni di bel tempo. Il manto nevoso immacolato e le temperature meno rigide ingolosiranno molti appassionati, che però dovranno prestare la massima prudenza nell’avventurarsi in quota.

Sono diversi, infatti, gli incidenti per valanga già segnalati in questi giorni scorsi. Solo stamattina uno sciatore è morto in valanga sulle Alpi torinesi e una guida alpina è stata travolta e uccisa in Svizzera. Nelle ultime ore è stata segnalata anche una valanga spontanea in località Pilone a 2.100 metri di quota in provincia di Teramo. In Abruzzo e nelle Marche alcune case sono state evacuate per il pericolo valanghe che incombe sui centri abitati (precisamente a Lama dei Peligni, in provincia di Chieti, e Foce di Montemonaco, nell’ascolano).

Secondo gli ultimi bollettini il pericolo valanghe è di grado 4, forte, in Abruzzo, mentre sale a 3, marcato, in Valle d’Aosta dove l’attività valanghiva spontanea è ripresa sui pendii ripidi e c’è possibilità di distacchi con debole sovraccarico. Pericolo marcato anche nelle Marche, in Piemonte, Trentino Alto Adige, Liguria e Appennino. In Emilia Romagna le zone più a rischio sono rappresentate da canaloni e versanti sotto vento.

Il Corpo Forestale, così come il Soccorso Alpino, impegnato in molte zone d’Italia per soccorrere la popolazione in difficoltà per l’emergenza neve, ha così voluto fare un richiamo esplicito alla prudenza in vista del weekend.

“E’ sconsigliato effettuare uscite in montagna – ha detto Vincenzo Romeo, responsabile Meteomont per il Corpo forestale dello Stato all’Adnkronos – e compiere escursioni che potrebbero rivelarsi pericolose. In prossimità delle pendenze critiche il rischio continuerà a rimanere elevato. Le aree in cui il manto nevoso rischia di essere più instabile sono quelle dell’Appennino settentrionale e centrale. Stiamo monitorando la situazione ora per ora e nei prossimi tre giorni permarrà lo stato di allerta”.

Gli esperti del Meteomont, servizio garantito dal Corpo forestale dello Stato e dal Comando delle Truppe Alpine, con la collaborazione del Servizio Meteorologico dell’Aeronautica Militare, ricordano che per fare escursioni è necessario avere una buona capacità di valutazione del pericolo locale su ogni singolo pendio al di fuori delle piste battute e segnalate.
Info e photo: www.meteomont.org

Pericolo valanghe al 10 febbraio (Photo courtesy Meteomont.org)
Pericolo valanghe al 10 febbraio (Photo courtesy Meteomont.org)

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