Ancora oggi Bosco Gurin conserva il fascino del luogo fuori dal tempo, visto che gli abitanti hanno saputo mantenere nel tempo le proprie tradizioni e la propria lingua, il Ggurijnartitsch. Nei secoli i Walser hanno scelto di vivere la montagna nella sua totalità, senza scendere mai a valle. Questa peculiarità si riflette nelle costruzioni tipiche (le torbe, i Gadumdschi) e nelle leggende come quella dei Weltu, mitici personaggi dai piedi voltati al contrario.
Oggi Bosco Gurin è sicuramente meno popolato di un tempo, ma negli ultimi anni l’economia si è ripresa grazie al turismo, che ha convinto molti a rimanere. In effetti la zona offre parecchio. A monte del villaggio c’è un bosco di larici e abeti rossi, ontani e noccioli. Un paradiso per gli escursionisti che hanno la possibilità di osservare anche molti animali autoctoni. D’inverno, ovviamente, a farla da padrone è lo sci con 30 chilometri di piste.