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Città ecosostenibili: per Legambiente le migliori sono sempre in montagna

Locandina di "Ecosistema Urbano" (Photo courtesy of http://www.legambiente.it/)
Locandina di "Ecosistema Urbano" (Photo courtesy of http://www.legambiente.it/)

GENOVA — É stato presentato nel capoluogo ligure “Ecosistema urbano” il rapporto annuale che stabilisce il livello di ecosostenibilità dei 104 capoluoghi di provincia italiani. Per la 18esima edizione Legambiente e Ambiente Italia hanno deciso di effettuare un’indagine più omogenea suddividendo i comuni in 3 macrocategorie secondo il numero di abitanti: grandi, medie e piccole città. Per quanto riguarda le medie e le piccole al primo posto ci rispettivamente Bolzano e Belluno, ma subito dietro si piazzano anche Trento, Verbania, Aosta e Pordenone a riconfermare il trend che nelle città di montagna si vive meglio. Tuttavia il quadro complessivo del Paese denota uno stallo soprattutto per quanto riguarda la qualità dell’aria.

L’indagine di Legambiente e Ambiente Italia in collaborazione con IlSole24Ore è stata presentata a Genova in occasione di un convegno dedicato alla sostenibilità. Quest’anno è stato variato il metodo di valutazione del livello di ecosostenibilità dei capoluoghi italiani in modo da rendere il confronto più omogeneo rispetto al passato.

Per il 18esimo rapporto di “Ecosistema urbano” infatti i 104 comuni sono stati divisi in tre categorie: grandi città in cui rientrano i 15 capoluoghi al di sopra dei 200 mila abitanti, medie città in cui rientrano i 44 capoluoghi che hanno tra 200 mila e 80 mila abitanti e piccole città in cui rientrano i 45 capoluoghi con meno di 80 mila abitanti.

La graduatoria viene stilata in base a dei questionari inviati alla pubblica amministrazione da Legambiente e a degli indicatori dei principali componenti ambientali di una città, come ad esempio qualità dell’aria e dell’acqua, produzione e smaltimento dei rifiuti, densità automobilistica, rapporto tra aree verdi e spazio urbano, fonti di energia e ovviamente politiche ambientali sia pubbliche che private.

Tra le grandi città troviamo al primo posto Venezia che grazie alla sua particolare conformazione è ai primi posti nella maggior parte degli indicatori quali la quantità di biossido d’azoto, il numero di mezzi a motore circolanti e i metri quadrati di verde urbano disponibile. Per le medie e piccole città vincono, come ogni anno, i capoluoghi che si trovano in montagna.

Tra le città capoluogo che hanno tra gli 80 mila e i 200 mila abitanti troviamo infatti Bolzano al primo posto e Trento al secondo. Dall’indagine emerge l’ottima politica di sostenibilità sia per quanto riguarda produzione e raccolta differenziata dei rifiuti che per il recupero dei reflui – al 99 per cento per entrambe le città. Da sottolineare inoltre il primato sulle polveri sottili da parte della città altoatesina: una media annua di soli 21 microgrammi al metro cubo.

Per le piccole invece ai primi quattro posti si trovano quattro città di montagna. Al primo posto Belluno che ha una concentrazione media di biossido di azoto e polveri sottili molto buona e una raccolta differenziata in continuo miglioramento. Alle sue spalle si piazzano Verbania, con l’ottimo dato sui metri quadrati di impianti solari termici installati su edifici comunali, Aosta che riesce a depurare totalmente i reflui e Pordenone che ha il primato nella raccolta differenziata.

Anche quest’anno i fanalini di coda sono le città siciliane: Palermo, Messina e Catania sono le ultime tra le grandi città, Siracusa l’ultima tra le medie e Caltanissetta ultima tra le piccole. Ciò è dovuto non solo ai dati raccolti e dai questionari, ma anche dai dati non disponibili che non purtroppo non permettono una valutazione completa ed esaustiva.

Secondo Legambiente però il quadro definitivo che emerge dal Rapporto non è buono. Confrontando questi dati con quelli della passata indagine si nota che le città che si sono impegnate a migliorare la propria eco-sostenibilità sono davvero poche. I capoluoghi sono in stallo soprattutto per la qualità ambientale e dell’aria e questo vale sia al nord che al centro che al sud.

Info: www.legambiente.it

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