Ghiacciai alpini: due serate in Valfurva con i ricercatori Share Stelvio
VALFURVA, Sondrio — Due serate per parlare di ghiacciai, atmosfera, clima, e delle importanti attività di ricerca e monitoraggio messe in atto sulle Alpi dal progetto Share-Stelvio, che da alcuni anni monitora l’ambiente di alta montagna, in particolare il ghiaccio (ghiacciai e permafrost), l’atmosfera e l’acqua. Giovedì 11 agosto e Venerdì 19 agosto l’appuntamento è in Valfurva, con alcuni dei più importanti studiosi italiani che presenteranno i primi risultati delle ricerche condotte nell’ambito di questo progetto.
I primi risultati di Share Stelvio sono stati presentati a Milano lo scorso giugno. Tra le altre cose, i ricercatori hanno rilevato che la superficie dei ghiacciai del settore lombardo dell’Ortles-Cevedale nel Parco Nazionale dello Stelvio, si è ridotta del 40 per cento negli ultimi 50 anni, con una brusca accelerazione a partire dagli anni ’90. Grazie a una perforazione record, i ricercatori hanno inoltre verificato che il permafrost (lo strato di terreno in cui la temperatura è inferiore allo zero) arriva fino a 235 metri di profondità e ora vogliono ricostruire la storia del clima dell’area del Passo dello Stelvio degli ultimi 300-500 anni. Ora i ricercatori incontreranno il pubblico per illustrare il loro lavoro.
La prima serata sul “Progetto SHARE Stelvio: i primi risultati in alta quota di un laboratorio a cielo aperto” si terrà giovedì 11 agosto 2011 alle ore 21 presso il Centro Visitatori di S. Antonio Valfurva (Sondrio), in Piazza Forba 4. Dopo i saluti di Daniele Bettini, dirigente dell’Ufficio Periferico Lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio, il coordinatore scientifico della Fondazione Lombardia per l’Ambiente Antonio Ballarin Denti parlerà della relazione fra “Il cambiamento climatico e l’ambiente montano”.
Alle 21.30 Guglielmina Diolaiuti dell’Università degli Studi di Milano, coordinatore scientifico Progetto SHARE Stelvio, presenterà il progetto e i suoi primi risultati, poi Marino Gatto e Andrea Mignatti del Dipartimento di Elettronica e Informazione del Politecnico di Milano illustreranno i loro studi sull’impatto dei cambiamenti climatici sugli ecosistemi montani nell’ambito del progetto SHARE Stelvio.
Il secondo appuntamento è per venerdì 19 agosto 2011, sempre alle 21, al Centro Polifunzionale di Santa Caterina Valfurva con una serata su “Il ghiaccio del Parco Nazionale dello Stelvio, e la sua evoluzione dalle vette al sottosuolo”. Protagonisti saranno Claudio Smiraglia, docente dell’Università di Milano e membro del Comitato Evk2Cnr, Mauro Guglielmin dell’Università dell’Insubria e Guglielmina Diolaiuti dell’Università degli Studi di Milano.
Il progetto Share Stelvio è stato ideato e sviluppato da un gruppo di ricercatori dell’Università di Milano, del CNR e del Politecnico di Milano che da anni collaborano con il Comitato EvK2Cnr di Bergamo. Il progetto è finanziato da Regione Lombardia attraverso un accordo con la Fondazione Lombardia per l’Ambiente (FLA), partner scientifico del programma. Scopo principale del progetto è rilevare e descrivere da un punto di vista quantitativo le evidenze e gli effetti del cambiamento climatico in una vasta area “sensibile” delle Alpi Italiane: il settore lombardo del Parco Nazionale dello Stelvio (che ha un’estensione superficiale di circa 600 chilometri quadrati).