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Orsi: Licia Colò critica la Provincia di Trento

Licia Colò
Licia Colò

TRENTO — ”L’orsa DJ3 viene trattata come un’auto in sosta, viene rimossa”. E’ quanto scrive la presentatrice televisiva Licia Colo’ nel suo blog sul sito www.animalicommunity.com per ricordare che sulla questione degli orsi che abitano il Trentino.

”DJ3 non e’ venuta volontariamente in Trentino – scrive la celebre presentatrice -. C’e’ un Progetto finanziato dall’Unione Europea per il ripopolamento degli orsi nelle belle vallate trentine. Ma, allora gli animali sono belli e buoni solo quando fanno le ‘belle statuine’? Come non mettere in conto che, tanto più in una situazione sempre più antropizzata, gli sconfinamenti dei plantigradi possono essere, e sono, non l’eccezione ma la regola?”

“In Trentino – continua la Colò – c’é chi soffia anche sul fuoco della necessità degli spari, peraltro illegali oltre che moralmente riprovevoli, contro gli orsi che fanno gli orsi. I fucili e le prigioni, per gli animali non servono”.

Licia Colò sottolinea che l’orsa dovrà abbandonare i boschi del Parco Adamello Brenta per essere trasferita in un recinto al Centro fauna del Casteller, a Trento sud, e contesta il presidente della Provincia autonoma Lorenzo Dellai, che ha firmato un’ordinanza che “dispone nel più breve tempo possibile – evidenzia la presentatrice – la sua letterale rimozione”.

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3 Commenti

  1. Se gli orsi “aborigeni” in Trentino avevano spontaneamente deciso di cessare di accopiarsi, l’atto piu’ naturale di ogni essere vivente, non solo dei mammiferi, una ragiona naturale ci sara’ pure stata. Tutto il progetto di ripopolamento con importazioni dalla Slovenia mi e’ sembrato fin dall’inizio un’azione contro natura spacciata per ecologica. I risiltati mi sembrano penosi: orsi che abbandonano appena possono la zona, non possono trovare accoppiamenti naturali, in grandissima parte muoiono o per incodenti o perche’ abbatuti, o “normativamentw”, o di frodo, per liberarsi della loro presenza. Mi pare un vero atto di crudele ferocia, spacciato per ecologico. Io porrei fine all’esperimento. AT

  2. Sono d’accordo con quanto detto da Licia, ormai è un classico del genere umano, quando ci accorgiamo che certe specie (vedi anche il lupo) stanno per estinguersi o scompaiono da certi luoghi facciamo di tutto per reintrodurli poi quando ci disturbano un pò troppo (d’altronde vorrei capire come potrebbe essere altrimenti dal momento che antropizziamo anche il più sperduto dei luoghi) prendiamo questi provvedimenti o, come è successo negli anni scorsi eliminiamo il problema alla radice, uccidendoli. La mia è sempre più una certezza: gli animali sono meglio degli uomini. Grazie Paola Ferriani

  3. Ritengo che reinserire animali selvatici di grossa taglia, in prossimità ambienti fortemente antropizzati e con un alta frequentazione turistica (i boschi trentini si trovano in questa condizione) faccia parte del “sarebbe belllo” ma non del “sarebbe possibile”. L’orso in particolare si muove in areale molto vasto e la sua caratteristica di “opportunista” lo spinge a cercare il cibo dove è certo e facile trovarlo, un esempio è stato quello dell’orso Dino: ripetute uccisioni di asini e cavalli nei pressi delle abitazioni e, notizia recente, Dino ha trovato la morte in un pollaio sloveno, abbattuto dal proprietario delle galline. Penso sia il caso di abbandonare questi progetti utopistici, costosi ed anche pericolosi per l’uomo. L’orso non attacca l’uomo fino a quando l’uomo, con il suo comportamento, non minaccia l’orso o i suoi piccoli. Peccato che le regole d’ingaggio le conosca bene solo l’orso, sicuramente molto meglio di un turista inconsapevole.

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