AlpinismoAlta quota

Clamoroso: Eric Larsen in vetta all'Everest!

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Eric Larsen

Updated KATHMANDU, Nepal — Sembrava impossibile salire l’Everest in questa stagione. Eppure, qualcuno ce l’ha fatta: Eric Larsen, alpinista americano ed esploratore polare, che oggi alle 14 circa, ora nepalese, ha comunicato di aver raggiunto la cima della montagna più alta del mondo con il suo team di sherpa.

Da 4 anni nessuno riusciva a salire l’Everest nella stagione autunnale. Valanghe, forti nevicate, maltempo e intenso freddo hanno fermato una dopo l’altra tutte le spedizioni che ci hanno provato, sia da Nord che da Sud. Quest’anno non sembrava essere da meno: negli ultimi giorni, quasi tutti i pretendenti avevano fatto i bagagli per tornare a casa: sia i giapponesi che tentavano di salire dal versante nepalese, sia degli italiani e degli spagnoli che puntavano all’Hornbein Couloir sul lato tibetano della montagna.

Tutti hanno rinunciato dicendo che la salita era impossibile. Larsen però, contro ogni aspettativa, ha proseguito. Unico rimasto ai piedi della montagna, qualche giorno fa ha iniziato la salita dal versante Sud, in Nepal, con il suo team di sherpa. Ieri sera è arrivato a campo 4, 8000 metri di quota, insieme a Chhirring. Ha riposato qualche ora e poi, nel cuore della notte, è partito per la vetta.

Poco più di un’ora fa il breve messaggio dalla cima: semplicemente “SUMMIT!” pubblicato sul suo sito web. Un messaggio che ha lasciato a bocca aperta i molti che poco confidavano nel tentativo di Larsen, che non è un alpinista professionista, è salito con l’ossigeno e con il supporto di una squadra di sherpa.

L’impresa sembrava titanica in particolare perchè, secondo le fonti di Explorersweb, le corde fisse sulla montagna arrivavano solamente fino a campo 4. Gli sherpa di Larsen avrebbero dovuto quindi attrezzare tutta l’ultima parte di salita, che si sviluppa su ben 800 metri di dislivello.

Il destino però pare abbia giocato a suo favore. Anche il vento, previsto in aumento, secondo quanto riferito dall’alpinista stanotte è rimasto calmo. E così, la vetta è stata raggiunta.

Conferme e ulteriori dettagli non sono al momento disponibili. Ora il gruppo dovrebbe essere in discesa e ha fatto sapere che darà notizie più precise soltanto quando arriverà al campo base.

“Sono contento che mia madre non sia qui a vedermi scalare – scriveva l’alpinista ieri sera da campo 4 -. Non è davvero la cosa più sicura che abbia fatto. E’ stata dura arrivare qui, ma devo dire che questo tratto di scalata, tra paura e meraviglia, mi ha offerto alcuni degli scorci più belli che abbia visto in vita mia. Per esempio campo 2, che visto da qui è un piccolo puntino giallo e blu. O le nubi che passano sul Pumori, o ancora la cresta del Lhotse”.

Larsen sta portando a termine la sua “Save the Poles expeditions”, un trittico di spedizioni da compiersi in 365 giorni, ideate per sensibilizzare il mondo sullo scioglimento dei ghiacci. La sfida è partita nel novembre 2009 ed è all’ultimo stadio: dopo aver raggiunto con gli sci il Polo Sud (2 gennaio scorso) e il Polo Nord (22 aprile), Larsen sta cercando ora di arrivare sulla cima dell’Everest, il cosiddetto “terzo Polo” della Terra.

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