E' morto Erwin Stricker, cavallo pazzo della Valanga Azzurra
BRESSANONE, Bolzano — Lutto nel mondo dello sci. Erwin Stricker, l’indimenticabile “cavallo pazzo” della Valanga Azzurra, è morto quest’oggi all’ospedale di Bolzano per un tumore al cervello. Aveva 60 anni.
Stricker, originario di Bressanone, aveva sconfitto quella malattia dieci anni fa. Da poco, però, si era ripresentata: due giorni fa lo sciatore aveva subito una delicata operazione alla testa, alla quale però non è sopravvissuto.
Fu campione italiano di discesa libera, e dal 1969 al 1977 fece parte della mitica nazionale di Gustav Thoeni e Piero Gros, che sbancò le gare di sci in tutto il mondo. Conquistò ottimi piazzamenti mondiali, ma non vinse mai un oro anche a causa di una serie sfortunata di infortuni. Indimenticabili, però, i suoi colpi di testa e le sue vulcaniche invenzioni.
Stricker fu infatti il primo ad usare, in gara, le ginocchiere, il bastone senza fronte, il casco aerodinamico e quello da slalom. E pensare che arrivò all’agonismo per caso: venne notato dai tecnici nazionali allo Stelvio, dove lavorava come cameriere, perchè durante le ore libere sfidava – e spesso batteva – i cugini Thoeni tra i paletti.
Dopo aver appeso gli sci al chiodo, Stricker è rimasto nel settore lavorando con produttori di attrezzatura da sci e facendo da manager a nuovi talenti. Negli ultimi anni è stato ambasciatore della Fisi in diversi paesi del mondo ed è fra gli ideatori delle fiere Prowinter e Alpitec China con la Fiera di Bolzano.
“Con Erwin Stricker l’Alto Adige perde un personaggio originale e importante – ha detto il Presidente di Fiera Bolzano, Gernot Rössler -. Un ambasciatore degli sport invernali, campo nel quale ha dato tutto se stesso senza riserve”.
La famiglia di Stricker ha orgnizzato un addio al Castello Pienzenau di Merano domenica 3 ottobre alle ore 14.
Un pezzo della mia giovinezza sciistica che se ne va!
Ciao Erwin,sei stato il mio idolo durante la mia giovinezza, ti ricordo per una gara bellissima a santa caterina valfurva. Condoglianze alla famiglia. Loris
ciao Erwin, ti ricorderemo per sempre, i tuoi sogni, i tuoi progetti continueranno a vivere con noi. un abbraccio a Linda e a tutta la famiglia. Elena
ciao Erwin, mi dispiace per la tua dipartita precoce. Grazie per tutta la grinta che hai trasmesso, la porterò in montagna con me. Condoglianze ai tuoi cari
Erwin per me sarai sempre un Dio porca miseria……….ci rivedremo
ciao
tu e gros eravate per me bambino un esempiuo di follia e creatività…grazie ! ale
è assurdo, era mio coetaneo e ci eravamo arruolati nell’Arma, gennaio 1969! Poi fu subito trasferito presso il gruppo sportivi Carabinieri. Mi sembra incredibile!