Sport estremi

Groenlandia, nuova via su big wall per Schaeli, Gietl e Kopp

In cima al Grundtvigskirken (Photo Thomas Ulrich)
In cima al Grundtvigskirken (Photo Thomas Ulrich)

CONSTABLE POINT, Groenlandia –  Una lunga via sulla parete nord est del Grundtvigskirken, un torrione di roccia granitica alto1300 metri nella Groenlandia orientale. Si chiama “Eventyr” ed è l’ultima impresa compiuta a inizio agosto da Roger Schaeli, Daniel Kopp e Simon Gietl, un itinerario di 40 tiri.

La spedizione era composta dallo svizzero Schaeli, dall’austriaco Daniel Kopp, dall’italiano Simon Gietl, dal gestore del campo base Jost von Allmen e dall’alpinista e fotografo Thomas Ulrich. Il gruppo è partito per la Groenlandia il 26 luglio: arrivato a Constable Point ha proseguito a bordo di due gommoni Zodiac, con i quali ha perlustrato la costa.

Già la navigazione non sempre facile, dal momento che si aggiravano tra iceberg alla deriva e lastre di ghiaccio poco visibili. Poi i tre alpinisti e gli altri due compagni di avventura hanno individuato una zona sicura dove installare il campo base e scaricare l’ingombrante materiale dalle due imbarcazioni. Quindi hanno iniziano il trasporto dell’equipaggiamento ai piedi della parete identificata, allestendo un secondo campo a quota 750 metri, davanti alla big wall prescelta.

Si tratta della parete nord est del Grundtvigskirken, un torrione di roccia alto 1325 metri, scalato nel 1999 sul lato sud-est da un team svedese. Dall’attacco della parete fino alla conquista della vetta Schaeli, Gietl e Kopp hanno impiegato 5 giorni. Infine il 6 agosto sono arrivati in cima dopo aver aperto una via di 40 tiri. Proprio sulla vetta della big wall hanno dato il nome alla via: “Eventyr”, che in danese significa “avventura emozionante”.

Una volta tornati al base il trio ha scelto un nuovo obiettivo tra le tante pareti rocciose della Groenlandia, di cui molte sono ancora inviolate. Dopo un giorno di riposo si sono spostati su un’altra isola dove Schaeli e il giovane Gietl hanno attaccato una vetta sconosciuta: una parete di 850 metri che ha richiesto oltre 30 tiri di corda.

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