AlpinismoAlta quota

Mondinelli in partenza per il Cho Oyu

Gnaro Mondinelli
Gnaro Mondinelli

ALAGNA VALSESIA, Vercelli — “Parto il 5 settembre, in una decina di giorni arriveremo al campo base del Cho Oyu che ormai conosco a memoria. Ci sono già stato due volte e tutte e due sono salito in cima, speriamo che valga il detto ‘non c’è due senza tre'”. E’ carico di energia e desideroso di tornare in Himalaya Silvio “Gnaro” Mondinelli alla vigilia della partenza per il Nepal. Dopo la primavera sulla nord dell’Everest, il campione di Alagna è di nuovo in campo per una nuova incursione nell’aria sottile.

Sugli ottomila ormai è a suo agio e, anche se non li sottovaluta mai e ricorda anzi che a quelle altezze non è mai semplice, l’entusiasmo non manca neanche dopo 16 ottomila (tutti senza ossigeno). Gnaro Mondinelli, 52 anni lo scorso giugno, è partito ieri, domenica 5 settembre, per la sua nuova avventura in alta quota, che questa volta si giocherà sulla via normale del Cho Oyu, con i suoi 8.201 metri la sesta montagna più alta della terra.

“Sono contento di partire, come sempre – racconta Mondinelli -. Per me ormai è un vizio. Ho dei bellissimi ricordi del Cho Oyu. Quest’anno siamo in 5 anche se al campo base ci sarà tantissima gente e un sacco di italiani: sulla normale troveremo gente come sulla normale alla Margherita. Comunque io vado con 4 italiani e un mio amico georgiano: alcuni di noi sono al loro primo ottomila, altri come me al 16esimo. Nel gruppo c’è anche Andrea Enzio, il fratello maggiore del Michelino, come lui guida alpina. Insomma siamo una comitiva di amici che va in spedizione per divertirsi e tenersi in allenamento, anche per l’anno prossimo, anche se personalmente devo dire che sono in gran forma, sono ai livelli del 2001, vuol dire che mi sono allenato bene”.

Nel gruppo di Gnaro ci saranno anche alcuni suoi ex “allievi” dell’High Mountain University, la scuola d’alta quota fondata da Mondinelli ad Alagna Valsesia. I corsi dell’Himu infatti, partiti l’estate 2009, mirano a preparare gli alpinisti ad andare in montagna in alta ed altissima quota, e a dare loro le conoscenze utili per ogni tipo di situazioni.

“La cosa più bella di questa spedizione  – conclude quindi Mondinelli – è che tra di noi ci sono alcuni ragazzi che hanno partecipato ai corsi dell’Himu, la scuola di alpinismo che abbiamo aperto ad Alagna. Dopo le cime più basse hanno provato dei 7000, come l’Aconcagua, e ora tentano il loro primo 8000. E’ una soddisfazione vederli crescere. Spero che un giorno qualcuno di loro mi mandi una cartolina da una delle montagne più alte del mondo”.

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