Storia dell'alpinismo

Bernasconi: sfidare l'estremo con testa e cuore

Daniele Bernasconi
Daniele Bernasconi (Photo Hervé Barmasse)

Le vette himalayane, le pareti delle Alpi e i ghiacciai della Patagonia. Ogni terreno vuol dire eccellenza per Daniele Bernasconi, considerato uno dei più forti e più completi alpinisti italiani in attività. Sguardo limpido e aria schietta, di lui colpisce la calma imperturbabile dietro cui si cela un’energia inesauribile.

Bernasconi vanta grandi prestazioni sia nell’arrampicata su roccia – scala fino alI’8b – sia nelle cascate di ghiaccio. In alta quota, ha salito 3 ottomila senza ossigeno tra cui spicca la prima ascensione alla Nord del Gasherbrum II. Ha all’attivo circa 300 salite sulle Alpi di grande rilievo, alcune in solitaria tra cui la Nord Est del Badile e alcune invernali.

Daniele Bernasconi è nato il 19 giugno 1971. E’ presidente del Gruppo Ragni di Lecco, guida alpina dal 2000 e geologo dal 1997. Da anni collabora con i progetti scientifici e le spedizioni organizzate dal Comitato EvK2Cnr. Si occupa regolarmente anche del monitoraggio frane e di attività didattiche per ragazzi, in particolare di arrampicata sportiva ed educazione ambientale, nonché di sicurezza, formazione a gruppi aziendali e team-building. Ha inoltre conseguito la qualifica di Osservatore Nivologico e di Guida Alpina Specializzata per l’insegnamento delle procedure in materia antinfortunistica nei lavori su fune

In Himalaya ha salito, sempre senza ossigeno, il Makalu (8.473 metri) dalla via normale, l’Annapurna (8.091 metri) dalla parete Nord, e il Pumori (7.161 metri). La sua più grande realizzazione è però la prima salita della parete Nord del Gasherbrum II (8.035 metri), compiuta nel 2007 con Karl Unterkircher e Michele Compagnoni in stile alpino.

Bernasconi ha compiuto un tentativo alla parete nord del K2 (8.611 metri) durante la spedizione K2 2004. Negli Usa ha all’attivo la via Salathe a El Capitan. In Sud America, ha salito Fitz Roy e Aguja Guillamet, prima di compiere, nel 2009, la traversata da est ad ovest del ghiacciaio dello Hielo Continental con Hervè Barmasse e Giovanni Ongaro.

Sulle Alpi ha salito quasi tutte le vie più interessanti e significative nella zona Masino-Bregaglia. Nel suo curriculum, ci sono diverse salite classiche e moderne di alta difficoltà in Dolomiti, Alpi Centrali, Oberland bernese, Svizzera centrale, Wenden e Ratikon nonchè sulle Alpi Occidentali, specialmente nel gruppo del Monte Bianco. Ha sempre svolto un’intensa attività di arrampicata sportiva, tiri e boulder.

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