Alpinismo

Perchè l'Everest con ossigeno? Moro risponde

Simone Moro in cima all'Everest
Simone Moro in cima all'Everest (photo http://simonemoro.wordpress.com)

BERGAMO — “Ho voluto andare in cima all’Everest, anche con ossigeno, per ammirare nuovamente quanto bello è il nostro pianeta e quanto semplici sono le lacrime che la visione da lassù può provocare. Io non voglio tornare amputato delle dita perché dovevo dimostrare a qualcun che potevo farcela. Troppa gente è morta e si è rovinata per colpa di spettatori non paganti che pretendono di dettare le regole del gioco”. Questa la risposta di Simone Moro alla lettera di un nostro lettore, Carlo Galbiati, che si è indignato per la sua salita all’Everest con l’ossigeno. Di seguito il carteggio.

“Meglio un ragazzino di 13 anni sull’Everest – scrive Carlo Galbiati del Cai Milano -, che un Moro che tanto parla di etica della montagna e poi usa l’ossigeno per arrivare in cima e voi gli fate un titolo come se fosse il primo ad arrivare lassù. Davvero anche voi girate dove tira il vento. Poiché siete legati a Moro per mille motivi ecco che lo idolatrate. Ma dopo non essere arrivato in cima al Lotshe (e dal suo sito si vede che è arrabbiato nero) adesso arriva in cima all’Everest con le bombole. E dove le ha prese se il giorno prima aveva detto che saliva da solo? Dalle spedizioni commerciali!!!! Dov’è l’etica? Uno come lui avrebbe dovuto ridiscendere! Anche lui si è adattato al dio sponsor. La cima per farsi pagare. Che schifo!
Saluti da un romantico della montagna, quando si saliva in vetta all’Everest con l’ossigeno, ma non era uno scandalo, anzi… E chi ha parole d’intendere intenda! Tanto non verrà mai pubblicata!
Saluti Carlo Galbiati Cai Milano”

Ciao Carlo!
Ti scrivo dal campo base dell’Everest, via satellite.
Mi spiace che io ti faccia schifo, ma accetto che ci siano persone che disapprovano, si indignano,  e denigrano. Non essere mai stato a 8000 mtr induce spesso la gente a considerare le cose in modo purtroppo  poco autentico. Salire e scendere l’Everest  da 5300 metri, in 48 ore usando ossigeno gli ultimi 300 metri ti garantisco che non è proprio come andare al supermercato. Io l’ossigeno l’avevo depositato in vari punti perché ero venuto qua per accompagnare un cliente, fare cioè la Guida. Dunque non ho elemosinato il “veleno” dalla spedizioni commerciali ma avevo approntato la logistica per averlo disponibile per me, Denis, Aldo, Pemba e Tensing.

Alla fine sono salito senza nessuno di loro ed ho accettato la “resa” e dunque l’utilizzo di O2 perché avevo mani e piedi ormai viola. Sono andato in vetta per me e non per gli sponsor che di Simone Moro apprezzano e pagano altre caratteristiche e non la collezione di cime ( mi spiace tu non colga che ho rinunciato al Lhotse per lavorare al soccorso ed evacuazione di due salme!). Mi spiace tu non colga anche  il fatto ch Makalu d’inverno, Shisha Pangma d’inverno, via nuova al Nanga Parbat, via nuova al Baruntse, cime inviolate ecc ecc, siano la testimonianza che non cerco il successo facile o a tutti i costi ma semplicemente  scalo per il piacere di farlo e talvolta di  realizzare qualcosa di importante, anche storico.

Questa volta ho voluto andare in cima all’Everest, comunque anche con O2, per ammirar nuovamente quanto bello è il nostro pianeta e quanto semplici sono le lacrime che la visione da lassù può provocare (anche da sotto la maschera). Io non sono dunque un eroe, sono un uomo che sa vincere  ma anche accettare (E DICHIARARE) i propri limiti.

Se ti faccio schifo perché ammetto e accetto la mia natura e le mie capacita ed incapacità, allora significa che non hai capito che la nostra esistenza è fatta proprio di tanti e diversi successi, tante e diverse decisioni. Io non voglio tornare amputato delle dita perché dovevo dimostrare a qualcun che potevo farcela. Io non posso rinunciare ad una soddisfazione personale (anche con O2) perché i puristi non l’approvano. Troppa gente è morta e si è rovinata per colpa di spettatori non paganti che  pretendono di dettare le regole del gioco.

Accetta che ci siano anche i personaggi come me, indipendenti e svincolati dai giudizi altrui.. Come ci si è esaltati per salite come il Makalù d’inverno o altre scalate, accetta che quella stessa persona (io) riconosca (e dichiari…) altre salite meno eroiche ma ugualmente impegnative e personalmente entusiasmanti, dove sono stato comunque felice.
Non è il caso di schifarsi… Forse è il caso di capire che gli eroi esistono solo nei fumetti….
Ti auguro buone cose ed una vita felice e consapevole di limiti e virtù.

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13 Commenti

  1. ….perchè quel signore che si schifa tanto, non prova lui a salire l’Everest anche con tutto l’ossigeno del mondo a sua disposizione, e poi vediamo se ce la fa ad arrivare in cima.
    Sono anni che vado per montagne in India, Pakistan e Nepal e nel mio piccolo ne so qualcosa sulle difficoltà nel raggiungere anche piccoli obiettivi posti sotto i 6000 metri. Caro Moro, “non ti curar di loro”…

  2. moro si presenta come un professionista, ma non lo è perchè messner ha dimostrato che si può salire senza ossigeno molti ,molti anni fà,quindi era meglio che non saliva, chi sale con l’ossigeno vuol dire che non è alla sua portata doveva fare qualcosa di meno impegnativo. se nò anch’io non riesco a fare il pesce in marmolada cosa faccio , piazzo uno spit ogni 1,5 mt. e arrivo in cima poi dico non volevo dimostrare niente a nessuno , volevo solo salire in cima.l’etica va rispettata , ma si sà moro sa farsi molta pubblicità ,e lo sa che non c’entra niente coi i vari mondidelli, panzeri, messner ecc…

  3. nel mio piccolo penso di aver organizzato 14 spedizioni di media alta quota .( ogni vetta con la sigaretta in bocca, eppure non sono un alpinista ma mi diverto .)
    ma sono molto fiero di essere ancora qui a parlarne e penso, se Simone Moro dovesse ritornare sul L’everest io ci vado assieme accompagnato da un eroe e anche con ossigeno e se arrivo in vetta non ascolto nemmeno un commento fatto da da gente del cai solo capaci di esprimere gelosia e tanta ignoranza ma sono sicuro di far felice la mia esistenza ( bravo SIMONE ti ammiro ai dimostrato che
    non vale la pena rischiare per fare felici certi personaggi )

  4. Mi pare che la Pillola d’Alta Quota legata all’evento parli da sola: “Non è detto che quelli che fanno tante chiacchiere siano i migliori” Hans Dülfer.
    Mi sa molto di “farisaico” stracciarsi le vesti per un po’ di ossigeno agli ultimi metri di salita. Siamo veramente contorti.
    Magari, con tutto l’ossigeno del mondo, ci fossi stato anch’io a fianco di Simone!

  5. Buonasera,
    la mia stima a te, che giochi cmq a carte scoperte……
    io parto dal basso: fare un 4000 sulle alpi non e’ una cosa semplice figuriamoci tutto il resto…..
    non ti curar…..di loro,

    in bocca al lupo

  6. Come si può scrivere che Moro non è un proffesionista. Mi cheido siete mai stati in alta quota ? Il biglietto da visita di Simone è “Makalù in inverno” tutto il resto chiacchere . Caro Alberto se non hai le palle non sali neanche con ossigeno.

  7. ma il problema non è Moro che sale l’Everest con l’ossigeno o senza ma il fatto che ormai oltre un certo livello si dettano le regole e poi si concedono pure le eccezzioni
    non parlo per il fatto in se di Moro che anzi a mio giudizio ha tutte le ragioni del mondo ma dell’alpinismo in genere
    si schiodano o si rompono gli spit sul relativamente facile (per loro )poi quando il grado e la pericolosità sempre a loro insindacabile giudizio raggiunge livelli elttari allora il trapano lo spit e quant’altro ridiventano etici
    nel caso di Moro il discorso è completamente diverso primo stava lavorando con un cliente secondo siamo in condizioni veramente estreme dove una decisione sbagliata anche sulle minime cose puo risultare fatale
    insomma per farla breve direi che lettere come quelle del signor indignato non hanno senso specie con personaggi del calibro di Moro

  8. caro sig galbiati:ma lei sull everest cè stato?moro è un grandissimo professionista e lo ha dimostrato intervenendo in un soccorso,sacrificando la cima.facile giudicare dietro una tastiera.
    grande simone

  9. Ma annate a…ciapa’ i rat..x me simone è un mito. .se poi nelle imprese epiche guarda anche alla sicurezza ed il.buon senso ..x me è ancora più grande..ce ne fossero. ..vai simoneeeer

  10. Il commento del signore del CAI è redatto malamente, ovvio.
    Ma il concetto è molto chiaro e veritiero: se non ce la fai gira i tacchi e torna a casa. Che se vuoi vedere il mondo dall’alto e piangere, basta che prendi un aereo!

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