Alpinismo

Edurne: brava Miss Oh, ma ora sentiamo la Hawley

primo piano di Edurne Pasaban
Edurne Pasaban
(Photo rtve.es)

LHASA, Tibet — “C’è da congratularsi con lei, perché è salita con alcuni alpinisti spagnoli in condizioni molto dure, con molto vento. Adesso però, quando arriverà a Kathmandu sarà interrogata da Miss Hawley sul Kangchenjunga, e vedremo che cosa succederà”. Questo il commento di Edurne Pasaban al coronamento dei 14 ottomila della coreana Oh Eun Sun. A Cesare quel che di Cesare sembra dire insomma l’alpinista basca, che al tempo stesso invoca giustizia.

“Era chiaro che lei avrebbe potuto completare i 14 ottomila prima di me – ha dichiarato Edurne Pasaban dal campo base dello Shisha Pangma, dove l’alpinista basca si trova per tentare la vetta del suo ultimo ottomila -. Quando sono partita dalla Spagna mi mancavano solo due montagne, a lei solo una e l’ha salita oggi. C’è da congratularsi con lei, perché è salita con alcuni alpinisti spagnoli in condizioni molto dure, con molto vento”.

Ma dopo averne riconosciuta la bravura, la Pasaban ricorda che è troppo presto per cantar vittoria e proclamarla regina degli ottomila. Non fino a quando non sarà detta l’ultima parola, quella di Miss Hawley.

“Fin dall’anno scorso – continua infatti la basca, come riporta il sito di rtve -, quando è salita sul Kangchenjunga, ci è sembrato strano, perché noi in quel momento eravamo lì. Lei ha mostrato delle foto ma siamo in molti a dubitare che sia salita in cima. La conferma poi è arrivata al campo base dell’Annapurna, quando i suoi stessi Sherpa ci hanno detto che non è arrivata. Adesso, quando arriverà a Kathmandu sarà interrogata da Miss Hawley e vedremo che cosa succederà”.

“Se dicessi che la cosa non mi riguarda mentirei – dice sinceramente la Pasaban -. Certo che mi riguarda, ma devo continuare a fare ciò per cui sono venuta: terminare i 14 ottomila, salire sull’ultimo che mi rimane. Siamo tutti molto decisi. Domani arriveremo al campo base avanzato e cercheremo di salire il prima possibile. E man mano che passeranno i giorni saremo sempre più decisi”.

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