Alpinismo

Groenlandia, via nuova e traversata in ciaspole

Bolzano, conferenza stampa della spedizione in Groenlandia "122 years after Nansen"
Conferenza stampa "122 years after Nansen" (Photo Fiera Bolzano/122afternansen.com)

BOLZANO — La prima salita al versante sudest del Mount Forel, 3.402 metri, e la traversata della Groenlandia da est a ovest con le ciaspole, 122 anni dopo Fridtjof Nansen che nel 1888 fu il primo a compiere l’impresa. Ecco l’obiettivo della spedizione in Groenlandia che partirà tra pochi giorni dall’Alto Adige e farà tappa alla Red House, la casa d’accoglienza fondata da Robert Peroni per salvare i giovani Inuit dalla piaga dell’alcolismo e dei suicidi che li sta portando all’estinzione.

La partenza della spedizione è fissata per domenica 9 maggio, ma i dettagli del viaggio sono stati svelati soltanto venerdì, durante la conferenza stampa tenutasi alla “Tempo libero 2010” di Bolzano.

Il team sarà guidato dall’altoatesino Markus Reinstadler, albergatore a Solda e memebro del Cnsas dove opera da vent’anni ed è istruttore nazionale dei cinofili. Poi ci saranno due austriaci: Alois Haselwanter, ingegnere e tecnico del soccorso alpino di Kitzbühel; e Reinhold Percht, giovane guida alpina e falegname, climber fino al 9a.

Della squadra anche Giorgio Gajer, segretario del Cnsas altoatesino e vicedirettore della Fiera di Bolzano, che si fermerà in Groenlandia per la prima parte della spedizione, quella dedicata alla salita sul Mt Forel.

In questo periodo la spedizione farà tappa alla “Red House”, fondata agli inizi degli anni Novanta da Robert Peroni ad Angmagssalik. Il celebre alpinista ed esploratore altoatesino, dopo aver attraversato la Groenlandia del nord da solo, a piedi e senza assistenza, percorrendo 1400 chilometri in 88 giorni, decise di fermarsi in questa terra fredda e fuori dal mondo per salvare dall’alcolismo e dalla depressione la popolazione indigena degli Inuit.

Pochi lo sanno ma il tasso di suicidi in quella che alla fine dell’ottocento era una delle popolazioni più longeve e felici della terra, oggi è arrivato al 10 per cento tra i minori di 18 anni. In un anno, un villaggio di cento persone può arrivare a contare quindici suicidi. Gli alcolizzati sono l’80 per cento della popolazione e la vita media è di cinquant’anni.

Perchè? Gli Inuit hanno perso la loro identità e il loro ruolo di cacciatori e pescatori all’improvviso. Il loro equilibrio con la natura, perfetto per secoli, è stato distrutto nel giro di pochi anni dall’arrivo del consumismo, delle tv, delle leggi ambientaliste che hanno impedito loro di svolgere quello per cui erano nati.

Oggi, devono reinventarsi un futuro. Ad aiutarli c’è Peroni, che cerca di salvarli dall’alcolismo e istruirli a diventare guide turistiche, con un progetto ormai strutturato. Anche di questo ci parlerà la spedizione in Groenlandia del team tirolese in partenza.

Dopo il Mt. Forel e la Red House, Reinstadler, Haselwanter e Percht partiranno per completare la traversata sulle orme di Nansen, che partì il 15 agosto del 1888 dal fiordo di Gyldenloeve e arrivò il 12 ottobre a Godthab, dopo aver percorso 560 chilometri e toccato quote superiori ai 3000 metri. Da allora, la traversata è stata ripetuta con slitte, sci, vele, ma mai con le ciaspole.  Gli alpinisti traineranno slitte di 80 chilogrammi con viveri, tende e materiali.

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