
Questa semplice escursione, si svolge in una delle valli più turistiche e rinomate delle Alpi, soprattutto in stagione invernale. Eppure, ciaspolando tra i larici imbiancati, non c’è traccia del clamore delle piste da sci della vicina Cervinia. L’aspetto estetico del paesaggio è quello tipicamente montano, proprio di valli più tranquille e meno avvezze agli sport invernali. Il tracciato nel bosco è inframmezzato da baite e alpeggi, di legno e pietra, simbolo della tradizione architettonica alpina. L’incantevole località di Crépin, dalla quale inizia l’itinerario, è il classico hameau valdostano, con vie strette, la piccola chiesa e alcune strutture con parti risalenti addirittura al Seicento. Negli ultimi anni, alcune di queste case e fienili sono stati ristrutturati, mantenendo il carattere estetico della tradizione valdostana. Questa frazione di Valtournenche è adagiata alle falde delle grandi montagne del versante orografico destro della valle, le turrite Petit Murailles e le frastagliate Grandes Murailles, culminanti con i 4173 metri della Dent d’Hérens 4173 m. Anche il Gran Tournalin (3379 m), che si erge dalla catena spartiacque con la Val d’Ayas, è ben visibile dal nostro itinerario.
L’itinerario
Partenza: Valtournenche (AO), loc. Crépin
Dislivello: + 230 metri
Tempo di percorrenza: 2.30 ore (a/r)
Difficoltà: T / E
Lasciata l’auto, si entra nella frazione di Crepin, camminando su asfalto nelle strette vie. Al primo tornante, si ignora un sentiero che si stacca proprio all’altezza della curva (sarà la via del ritorno) e si prosegue verso monte, per continuare tra le case, in direzione opposta. Si passa dal Bed and Breakfast Pankeò e da un antico fienile che si regge sui tipici piedistalli a fungo, di stile Walser. Alla fine delle costruzioni, si calzano le ciaspole e si cammina nel bosco misto, guadagnando docilmente quota con alcuni tornanti, sino a un rettilineo dove, oltre i larici, si vedono le forme delle cime che sovrastano la conca di Cheneil, con il Gran Tournalin che si eleva oltre le altre. Si tocca ora la bella baita in pietra dell’Alpe Toemaley, con una bella fontana, in genere ghiacciata in inverno. Ancora pochi passi e il bosco si dirada progressivamente, sino alla radura dove sono adagiate le baite dell’Alpeggio di Lyorté (1820 m), alla base delle rocce culminanti con l’intaglio della Finestra di Cignana, ancora lontana. Incombente, invece, si scorge il Cervino che spunta dai rami secchi dei larici e che calamita lo sguardo di ogni escursionista. Si prosegue ora, verso il fondovalle, per un breve tratto in piano, per poi deviare decisamente a destra e scendere nel bosco, lungo facile sentiero, sino alle case di Proz (1670 m). Si cammina ora lungo il semplice sentiero che, nel bosco e dopo alcune piccole radure, riporta a Crépin, senza alcuna difficoltà.
Come arrivare
Autostrada A5 della Valle d’Aosta, uscita Chatillon-Saint Vincent. Si risale la Valtournenche, sino al capoluogo, Poco dopo il comune e il piazzale del parcheggio, dalla via principale, si devia a sinistra verso la località Crépin. Poco prima della chiesetta bianca di Crépin (1580 m), quasi alla fine della strada, si trova un piccolo parcheggio. Altrimenti si può lasciare l’auto appena prima, dove ci sono maggiori possibilità.
Da vedere: Maison de l’Alpage de la Vallée d’Aoste
Il museo dell’alpeggio ha il compito di illustrare e analizzare i vari aspetti di questa attività, non solo dal punto di vista tradizionale, ma anche relativamente alle sue caratteristiche moderne, come l’imprenditorialità e la sua collocazione economica. Con sistemi multimediali si spiega il concetto di alpeggio, con le caratteristiche architettoniche, di produzione del formaggio e della mucca valdostana. (Rascard – d’Entrèves, Via Roma 80; 348.8756789).
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