Storia dell'alpinismo

Enzio, nel sangue il Monte Rosa

immagine generica

Una vita all’insegna della montagna, vissuta con genuina e sincera passione. Michele Enzio, alpinista della Valsesia e uno dei protagonisti nella spedizione alpinistico-scientifica Share Everest, è praticamente nato sulle Alpi e ai suoi monti è profondamente legato. Dopo diverse spedizioni all’estero, è tornato in Himalaya questa volta sulla montagna più alta del mondo. Ecco il video in esclusiva in cui racconta come è andato il suo tentativo di salita in cima all’Everest: senza ossigeno e contro la bufera.

E’ nato a Varallo Sesia, in provincia di Vercelli, il 12 giugno del 1974, ma oggi risiede ad Alagna Valsesia. Figlio di una Guida alpina, Michele Enzio ha seguito professionalmente le orme del padre, associando però all’alpinismo anche il titolo di  maestro di sci.
    
Ha scoperto l’amore per l’alta quota da giovanissimo, sulle montagne di casa. Dai 14 anni in poi ha iniziato ad allenarsi: il Monte Rosa e le Alpi sono state la sua palestra.
      
Le sue prime imprese sono datate 1997: in quest’anno ha sceso con gli sci il Canale Sesia e il Canalone Marinelli. Poi, raggiunto un buon bagaglio di esperienza, ha iniziato a pensare alle vette di altri paesi.
             
Nel 1998 è stato in Ecuador e ha portato a casa la prima discesa in parapendio dallo Chimborazo, alto 6300 metri. Prima di tornare a casa inoltre è salito sullo Cotopaxi, un vulcano delle Ande ecuadoregne che raggiunge un’altitudine di 5897 metri.
        
Nello stesso anno poi, ha compiuto la seconda discesa con gli sci della parete sud del Colle Ippolita, 4283 metri di altezza, nel cuore del massiccio del Monte Rosa.
          
Sempre sulle Alpi l’anno dopo è sceso dalla parete nord del Lyskamm con gli sci. Quindi si è spostato nel Borneo in Malesia, dove ha scalato il monte Kinabalù, alto 4100 metri. Nel 2000 è stato di nuovo all’estero, questa volta in Nuova Zelandia, sul Monte Cook, di 3425 metri.
              
Dopo la tappa dall’altra parte del mondo, Enzio è tornato in Italia, e si è fermato fino al 2006. Questo è infatti l’anno della sua spedizione in Himalaya, sullo Shisapagma, 8027 metri. E’ il primo ottomila della sua vita, raggiunto in stile alpino e senza ossigeno insieme agli amici Silvio "Gnaro" Mondinelli, Marco Confortola e Cristian Gobbi.
                   
Tra il 2003 e il 2006 ha fatto parte della squadra nazionale di sci alpino nelle discipline veloci. Inoltre Michele Enzio è impegnato in attività di volontariato, e per la salvaguardia dell’ambiente.

Quest’anno con la Spedizione alpinistico-scientifica Share Everest ha affrontato per la prima volta la montagna più alta del mondo. Con Gnaro Mondinelli e Marco Confortola ha montato la stazione meteorologica più alta del mondo, poi ha tentato la vetta, ma la bufera e il freddo lo hanno costretto a fermarsi poco sopra la cima sud.

    Valentina d’Angella

Ecco il video in esclusiva in cui Enzio racconta come è andata quella notte.

Guarda la videointervista
     

 

documentprint mail-to

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close