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Il Rifugio Città di Ciriè è di nuovo pienamente operativo

Riparati i danni dell’incendio del 2 gennaio che ha colpito la struttura collocata a 1850 metri di quota del Pian della Mussa: in attesa di ulteriori nevicate, ci si diverte con ciaspole, dry tooling e sulle cascate di ghiaccio

Attimi di paura al rifugio Città di Cirié la sera del 2 gennaio, quando un principio d’incendio sulla copertura del tetto ha creato momenti di apprensione tra i clienti e i rifugisti, che hanno però prontamente preso in mano la situazione. Un surriscaldamento della canna fumaria ha dato origine a un principio d’incendio, ma grazie alla prontezza e alla professionalità del personale, la situazione è stata gestita con rapidità e calma. “Abbiamo immediatamente evacuato tutti, portandoli a valle con le motoslitte”, racconta Marco Salomone, gestore del rifugio insieme a Giancarlo Maritano. “Nel frattempo, grazie a una rete di solidarietà locale, abbiamo sistemato gli ospiti in altre strutture della vallata. Fortunatamente, l’intervento tempestivo del Soccorso alpino e dei Vigili del fuoco ha permesso di spegnere l’incendio in breve tempo.”

Nonostante il piccolo spavento, Marco rassicura: “Ora il rifugio è già completamente operativo. Abbiamo messo una copertura temporanea per l’inverno e stiamo ripristinando la canna fumaria, ma nel frattempo, chi desidera può continuare a mangiare e dormire qui in tutta serenità“.

Il rifugio Città di Cirié, costruito nel 1930 in pietra al Pian della Mussa nel comune di Balme (TO), si trova nel cuore delle Alpi Graie, in uno dei luoghi più suggestivi delle montagne piemontesi. In origine destinato a casermetta della guardia di frontiera, è passato sotto la gestione del CAI UGET di Cirié negli anni ’50, che lo ha trasformato in rifugio. Aperto tutto l’anno, il rifugio si adatta alle diverse stagioni: in estate è facilmente raggiungibile in auto ed è meta ideale per una gustosa polenta, mentre in inverno diventa accessibile solo a piedi, riservando così un’esperienza più intima e autentica.

“Qui lavoriamo molto con lo scialpinismo, le cascate di ghiaccio e l’escursionismo invernale. Ogni stagione porta con sé opportunità uniche”, spiega Marco. “Inoltre, organizziamo numerosi eventi e iniziative originali. Ad esempio, questo weekend ospiteremo una troupe giapponese per girare un documentario sul rifugio, e il prossimo faremo un laboratorio di dry tooling con l’alpinista Anna Torretta.”

Per gli amanti del ghiaccio, il Pian della Mussa è un atout delle valli piemontesi. Le linee di ghiaccio sono tante e quest’anno in buone condizioni. Per lo scialpinismo manca ancora un po’ di neve, ma in compenso ci si può sbizzarrire con ciaspole o a piedi. “Io sono una guida escursionistica e Giancarlo è una guida alpina”, aggiunge Marco, “così possiamo offrire esperienze su misura per ogni tipo di appassionato.”

Durante la stagione estiva, il rifugio Città di Cirié diventa un punto di riferimento ideale per le ascensioni storiche e panoramiche della regione, come quella all’Uia di Ciamarella e alla bellissima Bessanese, uno dei picchi più famosi delle valli di Lanzo.

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