Due gratificanti itinerari di stagione nel cuore selvaggio delle Prealpi Giulie
I sentieri per la Sella Kriz e il Bivacco Brollo sono percorribili anche in queste settimane senza difficoltà. Attenzione però al ghiaccio
Nel passaggio di stagione tra autunno e inverno, ecco due itinerari che presentano esposizione meridionale, che si possono percorrere anche durante inverni particolarmente secchi.
Si tratta di due itinerari prealpini, che si raggiungono dalla Valle del Cornappo e dalla Valle del Torre, toccando uno la prima fascia (Sella Kriz, catena del Gran Monte) e la terza fascia (Bivacco Brollo, catena del Monte Musi) delle Prealpi Giulie. Entrambi i punti d’arrivo proposti presentano una vista aperta e panoramica verso la pianura friulana, la laguna e il mare che nelle giornate terse si vede scintillare. I sentieri si snodano tra le pieghe dei ripidi versanti di queste catene montuose – prevalentemente erbosi nel primo, più rocciosi e aspri nel secondo – e non sono mai da sottovalutare specialmente in presenza di terreno ghiacciato o coperto da neve dura.
La proposta che va verso Sella Kriz è più semplice e presenta un percorso su mulattiera militare con pendenze costanti: la grande croce posta sulla sella è un punto di sosta di grande soddisfazione e ampi scenari anche verso nord e le Giulie. Quella che va al Bivacco Brollo, straordinaria costruzione a nido d’aquila su uno sperone aereo del Monte Ruscie, si snoda nel cuore del Parco delle Prealpi Giulie e offre una bella visuale anche verso la catena del Monte Chiampon, mentre verso Nord permette di ammirare l’asprezza delle cime del Monte Musi. Sopra queste cime si vedono sempre volteggiare i grifoni.
L’itinerario: Sella Kriz
Partenza: Taipana (UD), località Monteaperta
Dislivello: + 867 m
Tempo: 5 ore a/r
Difficoltà: E
La mulattiera, con segnavia Cai 711, ha una pendenza costante per tutto il percorso. Dopo aver superato una fontana e un torrentello ci si addentra in un bosco misto, dapprima di conifere e faggi, poi di ontani e altre piante di basso fusto, seguendo sempre la stessa mulattiera. Dopo una numerosa serie di tornanti sempre immersi nella vegetazione, si esce allo scoperto sopra il costone erboso della Jauarie (1100 m). Si prosegue ancora a zig zag fino al costone dell’Uranjak, più roccioso, per puntare ancora verso est e ultimare la salita con due serie di tornanti più stretti a guadagnare la Sella Kriz (1540 m) da dove la vista si spinge verso il Canin e le Giulie. La discesa avviene per lo stesso itinerario.
Un’alternativa di salita per i più esperti – quando il terreno non è ghiacciato o innevato -, parte sempre da Monteaperta ma prende quota più direttamente con pendenze elevate (sui 40°) lungo il sentiero Cai 710 e raggiunge il Monte Testa Grande (Velika Lava, 1565 m). Da qui percorrere il difficile e a tratti esposto sentiero di cresta del Monte Briniza (Brinica 1636 m) e raggiungere la Sella Kriz, per poi scendere più tranquillamente lungo il sentiero 711.
In presenza di neve prestare comunque attenzione anche lungo la mulattiera del 711, soprattutto se il livello della traccia di sentiero diventa lo stesso dei pendii prativi. Non bastano le catenelle ed è meglio avere con sé i ramponi.
Come arrivare
Si raggiunge l’abitato di Monteaperta in comune di Taipana (UD), dopo avere attraversato gli stretti scenari della Valle del Cornappo. Dal paese si segue la stradina di destra (tabella Cai) fino al termine dove c’è un piccolo spazio per parcheggiare le auto, proprio all’inizio della mulattiera militare che si seguirà fino a Sella Kriz.
Itinerario: Bivacco Dino Brollo
Partenza: Lusevera (UD), località Tanatcason, parcheggio per agriturismo La AleGra
Dislivello: + 879 m
Tempo: 5 ore a/r
Difficoltà: EE
Si sale piacevolmente la strada che conduce all’agriturismo (742 m) in località Tanatcason, si attraversano due cancelletti di pertinenza dello stesso e si inizia il vero e proprio sentiero con segnavia 737 che conduce al Bivacco Brollo. Attenzione nel primo tratto ai segnavia perché c’è un bivio che, se non visto, conduce ad una piccola falesia di arrampicata. Il sentiero si snoda subito con piccole curve tra la vegetazione arborea e le rocce, più o meno ripidamente: l’andamento è piuttosto faticoso, con qualche settore in cui prestare attenzione per l’esposizione, come nel tratto sottostante l’One Nad (Tamorjan) a quota 1000 metri, dove c’è anche un cavo.
In quel punto il sentiero si abbassa verso il Rio Zalodra e raggiunge un altro costone roccioso, a sud est del Monte Ruscie (Rusje). Questo tratto, tra i circa 1100 metri e i quasi 1500 metri di quota è ancor più ripido e faticoso. Raggiuta una selletta, si scende lievemente sul versante nord in un boschetto, traversandolo, per poi risalire gli ultimi centoventi metri di dislivello, di nuovo erti, e guadagnare la sella del Monte Ruscie e quindi lo splendido nido d’aquila del Bivacco Brollo (1621m), sotto i ripidi versanti della catena del Monte Musi. La discesa avviene per lo stesso itinerario, con attenzione.
Come arrivare
L’avvicinamento avviene in auto da Tarcento lungo la Valle del Torre e, dopo l’ex Trattoria Alle Sorgenti si prosegue verso destra per circa due chilometri lungo la strada della Val Mea, facendo attenzione al cartello che porta all’agriturismo La AleGra: lì si abbandona la strada principale per deviare a sinistra verso il letto del torrente e raggiungere il parcheggio per le auto (quota 700 metri circa).
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