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Purna: vita, fatiche e compensi di una guida nepalese

Di etnia Gurung, da 26 anni accompagna i turisti lungo i sentieri del suo Paese. Ci ha raccontato come vive e lavora. La sua esperienza, simile a quella di centinaia di suoi compatrioti

Purna è una delle tante guide nepalesi che offre i suoi servizi ai numerosi turisti che affrontano i sentieri più famosi del suo Paese. Stiamo parlando di trekking relativamente facili nelle regioni dell’Annapurna o dell’Everest. La sua difficoltà più grande è aiutare e gestire i clienti, molti alle prime armi da queste parti, contro i pericoli dell’alta quota e delle dissenterie.
Alcuni potrebbero pensare anche di effettuare questi trekking, ben segnati e sicuri, senza l’aiuto di una guida locale, ma l’arricchimento in termini di aneddoti e esperienza non lascia alcun dubbio, una guida locale rende questa esperienza molto più completa.

Ritratto di una guida Gurung

Purna è nato 42 anni fa in un villaggio alle pendici dell’Annapurna. Non è uno sherpa, ma è di etnia Gurung, una delle tante che si trovano lungo le montagne centrali del Nepal, nota soprattutto per la pratica dell’apicoltura secondo un metodo tradizionale, scendendo dai dirupi per fare incetta del miele negli alveari collocati nei punti più scoscesi. È sposato e ha 4 figli. Fisico tracagnotto, tratti somatici Mongolo-Tibetani, grande sorriso e grande voglia di divertirsi.
Inizia a fare il portatore già all’età di 16 anni presso una delle tante agenzie di trekking presenti a Kathmandu. Oltre 30 kg caricati sulle spalle, su e giù per le valli del Nepal portando il materiale per i turisti occidentali e vivendo praticamente solo di laute mance. Dopo 6 anni, ottiene il patentino da Guida superando sia prove in montagna sia esami di inglese. Con il suo patentino di Guida può fare da guida sia sulle montagne a 8000 metri come lungo i semplici sentieri nella valle di Kathmandu. Ma lui è radicato nei circuiti di trekking più famosi del Nepal che conosce come le sue tasche.

Il lavoro

Purna viene ingaggiato dall’Agenzia di trekking che ha i contatti con i clienti. Si può far trovare alla partenza dell’itinerario, come all’aeroporto di Kathmandu o alla stazione dei bus. Dipende dagli accordi presi.

I gruppi accompagnati da Purna sono i più variegati. Coppie, famiglie, amici. Possono esserci anche gruppi, con persone che non si conoscono tra loro, che sono organizzati dalle agenzie in base alle adesioni ricevute. La maggior parte di loro viene dall’Europa, ma ci sono anche molti russi e israeliani. Alcuni gruppi sono aiutati da portatori per il trasporto dell’equipaggiamento dei trekker. Lui coordina il lavoro dei portatori.

Durante le giornate la guida detta i tempi di partenza e delle soste, rendendosi comunque disponibile alle esigenze dei vari trekker. Di solito si mette in fondo al gruppo: preferisce avere tutti a portata di sguardo, perché capita che qualcuno si perda. Normalmente le guide preferiscono partire presto la mattina e già alle 11 vogliono portarti a pranzo.

Poi fa la guida vera mostrandoti le montagne e i templi che incontrerai lungo il percorso. Sempre disposti ad aiutarti in qualsiasi frangente e appagare le tue curiosità in questi scenari montani fantastici.

Quanto guadagna una guida

Purna ci tiene molto al proprio compenso, di cui ampia parte proviene dagli introiti che gli versa l’agenzia. Normalmente per una guida nel 2024 si spendono 30 dollari al giorno. Di questi una buona parte va a Purna. Gli altri li trattiene l’agenzia che paga anche la sua assicurazione.

Non è l’unica fonte di guadagno. Le mance sono sempre molto elevate in proporzione al costo della vita nepalese. Purna è solito arrotondare attraverso ulteriori servizi che offre ai trekker e alle Tea House che incontra lungo il cammino. Può capitare ad esempio che chieda ai trekker un contributo per farsi fare degli sconti nei rifugi e che i proprietari delle Tea House gli riconoscano una piccola somma per aver portato loro clienti.
Ulteriori introiti possono venire dai regali che lasciano i trekker a fine viaggio. Il classico materiale che ognuno di noi non vuole portare indietro perché ingombrante. Si pensi ad esempio giacca a vento, bastoncini da trekking, ramponcini, ecc. 

Cosa mangia la guida

Dal Bhat. Il piatto tipico della tradizione nepalese ricco di proteine da portare alla bocca rigorosamente con le mani. Si compone di diverse preparazioni Dal (lenticchie), Tarkari (un curry di verdure speziate), il Saak (un piatto a base di verdure amare con aggiunta delle immancabili spezie) e ovviamente il Bhat, riso basmati scondito che serve per accompagnare e smorzare il gusto sapido e speziato delle verdure e dei legumi. A volte può essere accompagnato da una porzione di spezzatino di pollo ben insaporito di curry. Accompagnato da un black tea, Purna non mangia altro, pranzo e cena, giorno dopo giorno.

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