Faenza: torna dal 7 al 9 novembre la Festa della Montagna dell’UOEI
La rassegna, arrivata alla 57esima edizione, ha tra gli ospiti la guida alpina Hervé Barmasse, il maestro di sci e divulgatore Lino Zani e Daniela Berta direttrice del Museo Nazionale della Montagna di Torino. Spazio anche ai 70 anni del K2
“Esplorare e conoscere”. Questo è il titolo dell’edizione 2024 della Festa della Montagna UOEI Faenza, una delle rassegne di cultura di montagna più note e più ricche di storia in Italia. Da giovedì 7 a sabato 9 novembre, sono previste tre serate con i protagonisti della montagna. Le prima si svolgerà nel Teatro Comunale Angelo Masini, le altre due nell’Aula Magna della Scuola Media Europa. Si inizia sempre alle 20.45.
Il 7 novembre, la serata dal titolo “Oltre l’orizzonte” avrà come protagonista Hervé Barmasse, guida di Valtournenche come il padre, il nonno e il bisnonno. Grande divulgatore, scrittore più volte premiato, Barmasse è anche un raffinato interprete dell’alpinismo moderno. Oltre che sulla montagna di casa, il Cervino, ha lasciato la sua firma in altre zone delle Alpi, in Patagonia, in Cina e in Pakistan.
L’alpinismo sarà al centro anche della serata dell’8 novembre, realizzata in collaborazione con il Museo della Montagna “Duca degli Abruzzi”di Torino in occasione del 150° anniversario dalla sua fondazione nel 1874. In quell’anno infatti, sul Monte dei Cappuccini, fu inaugurata la Vedetta Alpina, dotata di cannocchiale attraverso cui osservare 450 chilometri di montagne.
Condurrà l’evento la direttrice del Museo Daniela Berta, coadiuvata dai giornalisti e scrittori Luca Calzolari e Roberto Mantovani. Grazie a quest’ultimo, a 70 anni dalla spedizione italiana del 1954, si parlerà della prima salita del K2.
A chiudere la serata, la partecipazione del giovane torinese Federico Tommasi, che tra i 12 e i 13 anni, assieme alla guida alpina Matteo Faletti, ha salito il Monte Bianco e il Cervino. Da quella esperienza è nato il libro Ho fatto il solletico al cielo. Il sogno della montagna, pubblicato da Electa Junior.
Il protagonista della serata finale (9 novembre) sarà invece Lino Zani, noto al grande pubblico per la sua partecipazione a programmi RAI come Linea Bianca, I rifugi più belli d’Italia e Linea Verde Sentieri. Gestore di un rifugio, organizzatore di spedizioni e dell’Alpirod, una gara internazionale di cani da slitta, e soprattutto amico del Papa (e Santo) Giovanni Paolo II.
Nel corso della serata saranno celebrati il 50esimo anniversario del Dolomiti Superski, uno dei più grandi caroselli sciistici al mondo, il 50esimo della Valanga Azzurra, il 15esimo anniversario dall’inserimento delle Dolomiti nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO e la 25esima edizione delle Giornate del Turismo Montano di Trento.
Di grande importanza per la montagna italiana anche il 60esimo anniversario del Centro Sportivo Carabinieri, nato nel 1964 per dare un sostegno logistico, economico e organizzativo agli atleti, e soprattutto il 250esimo anniversario della nascita della Guardia di Finanza.
Nello scorso maggio, una spedizione del SAGF, il Soccorso Alpino della Guardia di Finanza ha salito due cime inviolate della Cordillera Real in Bolivia la Cima Fiamme Gialle (5310 metri) e la Cima 250 (5756 metri). Componevano il team il tenente colonnello Alessandro Alberioli, il brigadiere Marco Brunet e gli appuntati scelti Riccardo Scarian, Walter Tomas e Marco Canteri.
Ricorre quest’anno il 70esimo anniversario dalla fondazione del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS). Come evento collaterale, dal 5 al 14 novembre, verrà esposta alla Galleria Comunale d’Arte la mostra fotografica L’emozione delle vette, con immagini di Michele Dalla Palma, Paolo Morelli e Luigi “Gigi” Dal Re, pittore e alpinista originario di Faenza.