
L’autunno è una delle stagioni migliori per fare escursioni a quote medio basse in montagna. Terminata l’estate con le sue giornate lunghe e calde, ecco una stagione gradevole in cui andare per sentieri. In alcune aree boschive l’autunno può generare un fenomeno cromatico di grande effetto: il foliage. Fino a pochi anni fa erano principalmente i fotografi naturalisti a rincorrere questo fenomeno, cercando di coglierlo al suo culmine, per realizzare immagini di grande impatto. Negli ultimi tempi osservare i boschi con questo speciale e sfavillante “abito” colorato è divenuto esso stesso motivo e meta di escursioni. Il foliage è generato dal cambiamento del colore delle foglie a fine stagione, un po’ come un processo di maturazione che inizia e gradualmente raggiunge il culmine oltre al quale o le foglie cadono o i colori si spengono. In ogni luogo in cui si manifesta questo fenomeno, la massima saturazione dei colori avviene ogni anno in periodi non così regolari. Lo svolgimento delle stagioni precedenti, le temperature, la piovosità e altri fattori possono far sì che da inizio ottobre fino alle prime settimane di dicembre possa essere sempre il momento giusto.
Le faggete sopra Capanno Tassoni
Il Rifugio Capanno Tassoni nell’alto Appennino modenese è situato a 1.317 m sulla strada che da Ospitale di Fanano sale al passo della Croce Arcana sullo spartiacque naturale con la Toscana. Lasciata l’automobile al rifugio si procede sulla strada forestale oppure sulla rete dei sentieri che la intersecano verso l’alto. Già dal rifugio e su tutto il versante montuoso ci si immerge in boschi di grandi faggi e abeti che offrono uno dei migliori foliage dell’Appennino.
Cascate del Doccione
Sono situate a quota 1.120 m nei pressi di Fellicarolo, una frazione di Fanano nel cuore dell’Appennino. Le cascate si sviluppano complessivamente in 120 metri di dislivello in più salti. Si può arrivare ad un buon punto di osservazione con un breve cammino di 10 minuti, poi una rete di sentieri ne risale i fianchi e conduce fino alla località Taburri arrivando in seguito fino alla vetta del Libro Aperto. Lo scenario è molto affascinante salendo lungo i fianchi delle cascate, perché il foliage della vegetazione si somma alla bellezza dei salti d’acqua e ai mutati colori del muschio sulle rocce. L’autunno è anche una delle stagioni in cui la portata d’acqua è maggiore e lo spettacolo è amplificato.
Lago Santo modenese
Nell’alto Appennino Modenese il lago Santo è un grande bacino di origine glaciale situato a 1.500 m di quota. Incastonato ai piedi delle vette dei monti Giovo e Rondinaio, in estate è una meta frequentata dagli escursionisti in cerca di refrigerio. Il lago è circondato da foreste di conifere che scendono dai versanti dei monti fino alle sue rive colorandosi nella stagione autunnale. E’ possibile godere questo spettacolo semplicemente camminando sulle rive del lago oppure dall’alto, salendo uno dei vari sentieri che porta fino allo spartiacque appenninico.
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