18 ottobre 2005 – Cin cin, beviamoci sopra: l’annata è in perdita ma la qualità del vino, quella, c’è tutta. La vendemmia 2005 ha segnato una flessione dell’11 per cento rispetto all’anno precedente sulla quantità di vino prodotto. Ma, come previsto, la qualità è rimasta piuttosto alta. Lo sostiene Assoenologi.
"E’ stata un’annata capricciosa – ha detto il direttore dell’Associazione enologi enotecnici italiani, Giuseppe Martelli – che sarà ricordata come una delle più bizzarre al Centro-Nord dove, in piu’ occasioni, le stagioni si sono quasi invertite, tanto che nel Nord-Est il Ferragosto 2005 è stato definito il più freddo degli ultimi 10 anni".