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Il Tor des Géants compie 15 anni. Alessandra Nicoletti presenta le ultime novità

Cinque gare da 30 a 450 km, sui sentieri della Valle d’Aosta: è il sistema TORX, che per 10 giorni porterà oltre 2500 corridori sulle Alte vie della Valle d’Aosta. Tutto iniziò con il Tor des Géants, una dsfida al tempo ritenuta impossibile

La sera di venerdì sei settembre quasi duecento atleti saranno alla partenza del Tor de Glaciers, che con i suoi 450 chilometri di percorso sulle Alte vie 3 e 4 della Valle d’Aosta è la competizione di trail running più severa del panorama nazionale. Saranno loro a dare idealmente il via alle gare del TOR-X, la manifestazione che in otto giorni porterà sui sentieri valdostani oltre 2.500 corridori provenienti da 70 Paesi.  Cuore dell’evento sarà ancora una volta il Tor des Géants, la gara mito della disciplina, che nel 2024 compie 15 anni. A pochi giorni dal via abbiamo posto alcune domande ad Alessandra Nicoletti, presidente di VDA Trailers, fin dalla prima edizione a capo dell’organizzazione.

Tutto pronto? Quali novità dobbiamo aspettarci?

Ci sono mille cose da fare, come sempre, ma siamo tranquilli. Dopo 15 anni, tutti sanno esattamente cosa c’è da fare ed hanno maturato l’esperienza per svolgere al meglio i propri ruoli. Mi riferisco anche ai collaboratori esterni, dallo staff medico alle Guide alpine impegnate sui percorsi di gara, ma anche degli impagabili VolonTOR, che assistono e coccolano i concorrenti in gara. Poi, ovvio, certi problemi nascono sul momento, soprattutto legati al meteo. Ma sappiamo sempre come fare per garantire la sicurezza degli atleti. Mi piace sottolineare che nel panorama mondiale delle gare di lunghissima percorrenza le nostre sono le più partecipate. Merito dei luoghi, certo, ma forse anche nostro e di quanto garantiamo ai concorrenti.
Dal punto di vista prettamente agonistico la presenza di un campionissimo come Francois D’Haene ha già destato molto interesse. Sarà interessante vedere come saprà confrontarsi con i 330 km del percorso, una distanza che non ha mai coperto in gara.

Le alluvioni di inizio estate hanno determinato variazioni al percorso?

Non molte, per fortuna. Diverse situazioni critiche, soprattutto ponti danneggiati dalle piene, sono state risolte tempestivamente. I concorrenti del Tor des Géants affronteranno una variante prima di arrivare ad Oyace, aggirando un tratto pesantemente danneggiato al punto da costringere anche a modificare il tracciato dell’Alta Via n.1.
Sul percorso del Tor de Glaciers ci sono ancora dubbi riguardanti la salita al Col Chavanne dal Rifugio Elisabetta e, sopra Cogne, per il tratto successivo al Rifugio Sella: la salita ai casotti dell’Herbetet è impraticabile, stiamo valutando di far passare i concorrenti dal Colle Ouille, ma non è ancora certo. Tra pochi giorni rilasceremo la traccia GPS del percorso definitivo.
La neve è ancora presente, e abbondante, in alcuni tratti. Nei giorni scorsi c’era qualche preoccupazione per la discesa del Col Fenetre verso Rhemes. Poi sono intervenuti gli operatori della sentieristica regionale e hanno letteralmente scavato il passaggio nella neve, quindi il problema dovrebbe essere risolto. Utilizzare i ramponcini, almeno nel primo tratto di gara, potrebbe essere necessario.

Poi c’è la nuova gara di 100 km da Cervinia a Courmayeur

Sì, un successo inaspettato. Sarà per il percorso – tranne che nei primi chilometri fino al Rifugio Barmasse, si ricalca il tratto conclusivo del Tor des Géants – e per una distanza ritenuta ormai accessibile da molti runner, ma abbiamo raggiunto il tetto prefissato dei 300 concorrenti in brevissimo tempo. Siamo contenti, per noi sarà un test che ci permetterà di capire se nei prossimi anni potremo ampliare il numero dei partecipanti. Si tratta di gestire centinaia di persone più del solito. Vedremo.

Le novità per i tifosi?

Il bello del TOR è la partecipazione del pubblico, sia valdostano che proveniente da lontano. Sono migliaia coloro che raggiungono la Valle d’Aosta per sostenere dal vivo i propri amici e parenti in gara, ma tantissimi sono anche quelli che arrivano per fare assistere a uno spettacolo speciale. Per tutti loro abbiamo allestito l’ExtraTOR (extraTOR (torxtrail.com)), un calendario di eventi organizzati da una quindicina di comuni (l’elenco è ancora provvisorio) toccati dal percorso. I tifosi avranno quindi qualcosa da fare, o da gustare, nell’attesa del passaggio dei loro beniamini. In realtà molte di queste iniziative non sono nuove, noi le abbiamo messe insieme e le stiamo pubblicizzando. Tanto è bastato perché ne nascessero di nuove. La gente della Valle d’Aosta ama il TOR e in questo modio viene ulteriormente rafforzato il legame tra la gara e il territorio, che diventa ancor più protagonista.
Chi invece vuole assistere alla gara da casa potrà contare sulla Web-Tv TORX-Live accessibile dal sito della gara. Nel 2023 abbiamo effettuato un test che ha dato risultati più che buoni. Quest’anno l’abbiamo potenziata aggiungendo ulteriori servizi e coinvolgendo un maggior numero di addetti. Ci sarà da rimanere attaccati allo schermo 24 ore su 24.
Ai sostenitori presenti a bordo sentiero desidero però ricordare che la gara devono farla i corridori con le loro forze. Capisco il desiderio di aiutare un atleta nel corso di uno sforzo tanto importante, ma ci devono essere delle regole che pongono tutti i concorrenti sullo stesso piano. No aiuti esterni, quindi. Per la regolarità della gara e la soddisfazione di tutti.

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