Inaugurata l’Alta Via Aurina: nove tappe nella valle più settentrionale d’Italia
Il nuovo percorso è per escursionisti esperti e bene allenati. Qualche variante a bassa quota aiuta però chi vuole comunque conoscere questo splendido angolo dell’Alto Adige
Un nuovo itinerario d’alta quota si snoda ora sui monti della Valle Aurina, la vallata più a nord d’Italia: un itinerario in nove tappe più quattro varianti escursionistiche, che collega tra loro i rifugi alpini e alcune malghe della valle e che percorre esclusivamente sentieri già presenti, quindi senza alcuna modifica dell’ambiente montano.
L’«Alta Via Aurina/Ahrner Höhenweg», per la lunghezza del percorso e i dislivelli importanti è adatta solamente ad escursionisti molto ben allenati. Infatti, sono pochi i rifugi ed i punti d’appoggio in quota in alcuni tratti e per questo varie tappe sono lunghe e con dislivelli importanti, adatti quindi solo a chi è ben preparato. Alcune tappe presentano caratteristiche alpinistiche, perciò sono state inserite le varianti escursionistiche che consentono di percorrere l’alta via anche ai meno preparati tecnicamente, purché comunque molto ben allenati.
L’alta via è stata ideata dalla sezione di Brunico del Club Alpino Italiano, nell’ambito dei festeggiamenti per il proprio Centenario di fondazione: i monti della Valle Aurina sono stati da sempre “terreno di gioco” degli alpinisti di Brunico, sia negli anni magri tra le due guerre e nel secondo dopoguerra, ma anche successivamente e nei giorni nostri: fino agli anni ottanta/novanta Valle Aurina significava regno del ghiaccio, con distese glaciali importanti, poi tutto è repentinamente cambiato: i ghiacciai, soprattutto quelli esposti a sud hanno progressivamente fatto registrare sensibili cali in molti casi fino a diventare dei piccoli bacini di ghiaccio o glacio-nevato, in altri casi fino a scomparire del tutto.
Complessivamente l’Alta Via Aurina richiede oltre 64 ore di camminata, con 11354 metri di dislivello sia in salita che in discesa (da Brunico a Brunico) per 145,8 km. Percorrendo le varianti, le ore sono circa 60, il dislivello di 10237m e i chilometri 157,1. Il punto più alto della via è rappresentato dalla cima del Monte Magro (3272m), che si sale con piccozza e ramponi nella tappa 8, il rifugio più alto è invece il Sasso Nero (3030m) punto d’appoggio per la tappa 4.
La sezione CAI di Brunico nel corso dell’estate 2023 ha verificato tutti i percorsi e le tappe dell’alta via, consentendo di realizzare un libretto bilingue (italiano e tedesco) con la descrizione di tutte le tappe e con tutte le informazioni utili; il libretto è stato sostenuto da alcune baite e rifugi toccati dall’alta via e anche dagli uffici turistici di Campo Tures e Lutago, presso i quali esso è anche acquistabile.
Lungo il percorso dell’alta via non vi sono segnalazioni specifiche, ma esclusivamente tabelle e numeri dei sentieri già presenti ed indicati nella guida e verificabili sulle normali carte topografiche in commercio. Normalmente i segnali sono in vernice bianco-rossa, le tabelle sono in legno. Le informazioni circa la percorribilità dei vari sentieri possono essere richieste ai gestori dei rifugi e delle malghe lungo il percorso, oppure alle sezioni Alpenverein di Campo Tures e di Valle Aurina, nonché alla sezione CAI di Brunico.
L’«Alta Via Aurina/Ahrner Höhenweg» è stata inaugurata dal 12 al 20 luglio 2024 percorrendola tutta con una staffetta di alcuni della sezione CAI di Brunico, mentre l’inaugurazione ufficiale ha avuto luogo sabato 20 luglio a Brunico.
Le tappe dell’Alta Via Aurina
1 – da Brunico (o da Kofler am Kofl) al rifugio Lago alla Pausa/Tiefrastenhütte: dopo la salita al Monte Sommo lunga traversata sui monti Pusteresi seguendo l’Alta Via di Fundres fino a giungere al lago di Pausa dove si trova il rifugio.
Dislivello salita 2500m (1880m da Kofler a.K.), discesa 1023m; ore 8,30 (ore 7 da Kofler a.K.); km. 20 (km 16,7 da Kofler a.K.)
2 – dal Rifugio Lago alla Pausa al rifugio Ponte di Ghiaccio/Edelrauthütte: il percorso prosegue sull’Alta via di Fundres valicando la Forcella della Sega Alta e seguendo a mezzacosta il versante sinistro orografico dellas valle di Fundres, fino al lago Ponte di Ghiaccio e all’omonimo rifugio. Dislivello salita 1220m, discesa 987m; ore 6,30; km. 15,3
3 – dal rifugio Ponte di Ghiaccio al rifugio Porro/Chemnitzerhütte: si entra in Valle di Selva dei Molini seguendo l’alta via di Neves, al cospetto di quello che rimane dei ghiacciai del Mesule e del sottostante lago artificiale di Neves. Dislivello salita 460m, discesa 585m; ore 4; km 10
4 – dal rifugio Porro al rifugio Sasso Nero/Schwarzensteinhütte: percorso alpinistico che segue la Hans-Stabeler-Weg, che valica tre alte forcelle, in alcuni punti attrezzate con corde fisse e in cui occorre prestare la massima attenzione, per raggiungere la valle di Rio Rosso e risalire al nuovissimo rifugio Sasso Nero. Grande panorama sulle aspre vette della Cima di Campo, delle cinque Cime di Corno, del Sasso Nero. Dislivello salita 1545m, discesa 935m; ore 8; km 13,2
Var. 4A – dal rifugio Porro alla Pensione Platterhof: variante escursionistica più semplice, abbastanza lunga ma senza difficoltà, con percorso che segue sentieri e strade forestali a poche centinaia di metri dal fondovalle, lungo i “Sentieri della salute” di Riobianco e successivamente il “Sentiero del sole della Valle Aurina”. Dislivello salita 572m, discesa 1790m; ore 6,30; km 23
5 – dal rifugio Sasso Nero a San Giacomo Valle Aurina: ancora una tappa di alta montagna molto lunga sul versante sud della Valle Aurina; il percorso supera la cresta rocciosa che scende dal Monte Lovello per scendere verso la splendida malga Holzerböden e poi verso la malga Wollbachalm prima di scendere al paese di San Giacomo Valle Aurina. Vi è la possibilità di pernottare eventualmente presso la malga Holzerböden, accorciando così la tappa ed il forte dislivello di discesa. Dislivello salita 1020m, discesa 2880m; ore 9; km 19,2
Var. 5A – dalla Pensione Platterhof a San Giacomo Valle Aurina: il percorso si snoda tra bellissime malghe, usate sia come alpeggio che come locali di ristoro per escursionisti. Il percorso segue uno dei tanti Sentieri del Sole della Valle Aurina, che collegano Lutago a San Pietro in Valle Aurina. Data la mancanza di rifugi in quota, la tappa termina al paese di San Giacomo Valle Aurina. Dislivello salita 923m, discesa 955m; ore 5; km 12,7
6 – da San Giacomo Valle Aurina a Casere: il percorso si inerpica sui prati sopra gli abitati di San Giacomo e San Pietro, gli ultimi paesi del comune di Valle Aurina e termina sotto la caratteristica piramide del Monte Fumo di Predoi, al cospetto dei grandi ghiacciai del Pizzo Rosso di Predoi e del Picco dei Tre Signori. Dislivello salita 1179m, discesa 767m; ore 5,30; km 15,
7 – da Casere al rifugio Roma/Kasselerhütte: tappa molto lunga ma senza particolari difficoltà, si svolge in gran parte per sentieri tra pascoli con alcuni tratti ripidi ed in parte attrezzati, ma facili. Splendido ambiente di alpeggi con salita alla Croda Bianca, che immette nel gruppo delle Vedrette di Ries. Dislivello salita 2037m, discesa 1343m; ore 9; km 24,5
8 – dal rifugio Roma a Riva di Tures e al rifugio Vedrette di Ries/Rieserfernerhütte: tappa di alta montagna, con salita ai 3272m del Monte Magro, adatta quindi ad alpinisti esperti e muniti della necessaria attrezzatura di progressione e sicurezza su roccia e ghiacciaio. Il percorso consente di entrare nel cuore dello splendido gruppo delle Vedrette di Ries, dominato dalle vette del Collalto, del Collaspro e del Monte Nevoso, dove ancora resistono i ghiacciai delle Vedrette di Ries. Tappa adatta solo ad alpinisti esperti. Dislivello salita 1083m, discesa 567m; ore 5,30; km 7,5
Var. 8A – da Riva di Tures al rifugio Vedrette di Ries/Rieserfernerhütte per la Valfredda: Variante escursionistica che consente di giungere al Rifugio Vedrette di Ries per facile sentiero, evitando quindi la salita al Monte Magro lungo il ghiacciaio. In questo caso la tappa precedente si conclude a Riva di Tures dove sono presenti numerosi alberghi e pensioni. Il percorso segue la lunga ma bellissima Valfredda, dominata dalla mole del Monte Nevoso. Dislivello salita 1280m, discesa 30m; ore 4,30; km 11
9 – dal rifugio Vedrette di Ries a Brunico: ultima tappa dell’alta via, ancora con un breve ma insidioso tratto su quello che resta del ghiacciaio di Valfredda dominato dal circo roccioso della Croda Nera, Cima Mattina e Cima dell’Acqua. Anche questa tappa è per alpinisti esperti, muniti di adeguata attrezzatura da ghiacciaio. Lunga discesa dal Giogo di Riomolino lungo la valle di Vila fino a Vila di Sopra. Dislivello salita 310m, discesa 2267m; ore 7,30; km 20,5.
Var. 9A – dal rifugio Vedrette di Ries a Brunico per Malga Grente: variante escursionistica all’ultima tappa, che evita il tratto insidioso del ghiacciaio di Valfredda e la ripida discesa del Giogo di Riomolino, con un percorso in quota sopra la valle di Anterselva, lungo ma molto panoramico, con discesa in Valle di Vila. Dislivello salita 800m, discesa 2757m; ore 10; km 25.
Testo inviato da Vittorio De Zordo, CAI Brunico