Trekking

La via Spluga: bell’itinerario di 70 km tra Svizzera e Italia

Quattro giorni lungo una storica via commerciale che collega i Grigioni alla Valchiavenna. Da percorrere fino a ottobre tra grandiosi scenari naturali e borghi storici di notevole suggestione

A cavallo tra Svizzera e Italia, la Via Spluga è un itinerario escursionistico-culturale che ha ridato vita all’antica via di comunicazione commerciale transalpina che collegava Chiavenna a Thusis, nel cantone svizzero dei Grigioni. Grazie all’intuizione della Comunità Montana della Valchiavenna e della Regio Viamala, questo percorso negli ultimi vent’anni ha rappresentato un riuscito esempio di unione delle esigenze di manutenzione del territorio e di quelle di sviluppo di un turismo attivo e sostenibile.

“Partendo da un progetto transfrontaliero si è riusciti a ripristinare una rete di sentieri che percorrono un paesaggio montano unico. C’è anche stato tanto lavoro da parte di volontari, per la manutenzione della segnaletica e per preparare le strutture ad accogliere un tipo di turista diverso, magari con lo zaino sporco, che si ferma solo per una notte e richiede cose come il pranzo al sacco”, racconta Gloria Gerna, del Consorzio Turistico di Chiavenna.

“Sulla Via Spluga si mettono in comunicazione due culture, quella italiana e quella della Svizzera tedesca, respirando l’atmosfera di quelli che anticamente erano luoghi di commercio. Anche se è possibile percorrerlo in entrambi i versi, grazie alla segnaletica biunivoca, noi proponiamo l’itinerario da Nord a Sud, soprattutto per una questione storica: il commercio, già dall’epoca romana, avveniva infatti in questa direzione. Nell’800 c’è poi stato il periodo d’oro di questa rotta, una delle poche che metteva in comunicazione il Mediterraneo con l’Oltralpe: moltissimi artisti, da Goethe ai fratelli Grimm, transitavano da qui e hanno lasciato scritti, poesie e dipinti oggi raccolti nel museo etnografico di Campodolcino”.

Via Spluga è un itinerario da percorrere da giugno a ottobre. Il percorso è suddiviso in quattro tappe, lungo il cammino sono presenti molti paesi con strutture ricettive dove alloggiare e dove gustare le specialità tipiche delle zone che si attraversano. Le strutture offrono un servizio di trasporto bagagli, per chi vuole percorrere la Via Spluga con uno zaino un po’ più leggero.

Le quattro tappe dell’itinerario

Prima tappa: Thusis-Andeer. 15,5 km 598 m D+

La Via Spluga parte da Thusis, cittadina svizzera dei Grigioni, per addentrarsi subito in uno dei luoghi più suggestivi dell’intero cammino: le Gole della Via Mala, scavate nella roccia e visitabili tramite una discesa di 300 scalini. “Il punto di arrivo è il borgo di Andeer, con i suoi bei palazzi dipinti, le stradine selciate e i rinomati bagni termali. Il borgo è anche capoluogo della lingua romancia, particolare idioma neolatino” spiega Gloria.

Seconda tappa: Andeer- Splügen. 14.3 km, 754 m D+

Da Andeer, per antiche mulattiere si raggiungono le Cascate della Roflla, per poi entrare in una foresta di abeti d’alto fusto che in saliscendi conduce a Sufers. Questo è un villaggio di epoca carolingia, e si trova all’interno di una valle, incorniciato dai picchi alpini. Ancora per strada sterrata si arriva all’abitato di Splügen, l’ultimo paese svizzero, borgo che si è espanso nei secoli grazie al commercio attraverso l’omonimo passo.

Terza tappa: Splügen-Isola. 9 km, 660 m D+

Dopo una visita al borgo di Splügen, si sale sul versante Nord del passo da dove inizia la discesa verso l’abitato di Montespluga, molto particolare e quasi mistico sulle sponde di un grande lago artificiale a 1900 metri di quota.  “Questa è secondo me la parte più bella dell’interno cammino, anche perché è impossibile non subire il fascino del valico dello Spluga” racconta Gerna. “Dopo aver costeggiato il lago si percorrono le Gole del Cardinello, un canyon ricavato tra strette pareti di roccia che scende fino a alla frazione di Isola, poco a valle di Madesimo.

Questo tratto è apprezzabile non solo dal punto di vista paesaggistico, ma anche da quello culturale: è tangibile infatti la differenza della cultura svizzera da quella italiana. Ad esempio, non è raro trovare sui sentieri dei piccoli frigoriferi, con dentro prodotti di ogni tipo, dallo yogurt ai wurstel, che i camminatori possono acquistare lasciando le monete in una scatola. Infine, anche in corrispondenza con la fioritura dei rododendri in questa parte del percorso si apprezzeranno anche le differenze floristiche, scendendo di quota verso l’Italia”, spiega ancora la Gerna.

Quarta tappa: Isola-Chiavenna. 19.4 km, 134 m D+

L’ultima tappa, tutta in discesa, conduce lungo il torrente Liro alla scoperta della Val San Giacomo. SI cammina tra muretti a secco e pascoli, passando per boschi di castagni, fino a raggiungere l’abitato di Chiavenna. “Questo è un piccolo gioiellino, il centro storico è molto elegante e pieno di luoghi di interesse culturale e gastronomico. Abbiamo infatti il giardino botanico, il palazzo Vertemate Franchi, e i tipici crotti, ristoranti caratteristici del centro storico. Grazie alla vicinanza con il lago di Como, è anche possibile anche raggiungerlo in giornata per trascorrere qualche ora di relax o noleggiare una bicicletta sulle sponde”.

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