Nasce lo Julius Kugy Alpine Trail, un anello di 30 tappe tra Austria, Slovenia e Friuli
Sarà inaugurato a breve (ma è già percorribile) il nuovo trekking di 720 chilometri e 45.000 metri di dislivello. Le 30 tappe ufficiali, verranno portate a 60 per renderlo più accessibile
Dopo le Sessanta Cime dell’Amicizia, dalle Alpi Orientali arriva un altro messaggio di fratellanza e superamento dei confini nazionali che fa perno, questa volta, sulla moda dell’escursionismo a lungo raggio. È infatti nato lo Julius Kugy Alpine Trail, un grande percorso ad anello che abbraccia le regioni della Carinzia, della Carniola e del Friuli-Venezia Giulia, tra Austria, Slovenia e Italia.
Il sentiero è stato approntato per il sessantesimo anniversario del sodalizio che unisce i club alpini delle tre aree, Österreichischer Alpenverein Karnten ( Club Alpino Austriaco della Carinzia) il Club Alpino del Friuli Venezia Giulia e il Planinska Sveza Slovenije (Club Alpino della Slovenia). Si tratta di un tracciato di 720 chilometri e 45.000 metri di dislivello totali, dedicato al grande esploratore e poeta delle Alpi Giulie, Julius Kugy, di cui quest’anno ricorre l’ottantesimo dalla scomparsa, un convinto europeista ante litteram.
Così scrivono gli organizzatori carinziani. “Il sentiero prende il nome dall’impareggiabile Julius Kugy, triestino con radici nella valle della Gail che divenne un esploratore delle Alpi Giulie. Kugy ha lasciato la sua impronta anche sulle pareti della nostra Kellerwand (le Chianevate sul versante friulano, ndr) e fino alle Alpi occidentali. Julius Kugy si oppose a qualsiasi forma di emarginazione o appropriazione nazionalistica nei primi anni del XX secolo, caratterizzato da aspri conflitti. I suoi compagni di viaggio, su sentieri mai percorsi prima su roccia, sono stati carinziani, sloveni e friulani”.
Tutto nasce dall’idea di Valentin Wulz, un appassionato maratoneta settantenne
L’idea del Julius Kugy Alpine Trail nasce a Klagenfurt ad opera di un appassionato e maratoneta settantenne, Valentin Wulz, che ha tracciato l’intero percorso descrivendolo e fotografandolo con immagini suggestive e percorrendolo in trenta giorni, come descritto su un sito, al momento, con testi solo in lingua tedesca: https://www.julius-kugy-alpine-trail.com, dov’è indicata ognuna delle trenta tappe, incluse le varianti.
La tracciatura e l’installazione delle tabelle è avvenuta già nel 2023, ma attende una revisione radicale, per portare le tappe da 30 a circa 60 e rendere l’anello più alla portata dell’escursionista medio. Attualmente, infatti, ogni tappa conta circa 25-30 chilometri di sviluppo e 1200-1500 metri di dislivello – implicando anche più di 11 ore di cammino giornaliere.
Gli organizzatori hanno dunque in programma una nuova ripartizione delle tappe giornaliere, previa una accurata verifica dei punti d’appoggio aggiuntivi (prevalentemente rifugi, ma anche altre tipologie di accoglienza a fondovalle), sempre nel segno della collaborazione transfrontaliera.
Scrivono ancora gli organizzatori carinziani: “il sentiero attraversa un mondo montano poco conosciuto, dove si incontrano tre delle aree linguistiche più importanti del mondo. Questo lo rende unico. Il sentiero conduce attraverso la nostra montagna fiorita, il Mussen, alle Alpi di Kamnik-Savinja a est e al Matajur a sud”.
Un itinerario impegnativo ma di grande soddisfazione
L’anello, così come predisposto a oggi parte da Villach con punto d’appoggio il rifugio Berta (Berta Hütte) sotto il Mittagskogel/Kepa – ma si può partire da qualunque altro punto, considerata la sua natura circolare – e va verso est, percorrendo le Caravanche – passando per il massiccio del Koshuta, la Vellachtal, i monti Olševa e Raduha, poi le Alpi Steiner, il gruppo dello Storžič tra gli altri – e dal villaggio di Mojstrana entra nel Parco del Triglav.
Si entra così nelle Alpi Giulie Orientali (interamente slovene), passando dalla Valle della Sava alla Val Krma, dormendo nei rifugi in quota e poi scendendo nella Valle dei Sette Laghi, per arrivare al confine sud-occidentale del Parco nazionale a Drežnica e poi a Kobarid/Caporetto.
L’anello entra in Italia toccando il rifugio Solarie nelle Valli del Natisone e salendo sul Monte Matajur, sopra Cividale del Friuli, per poi risalire le Prealpi Giulie, la Val Resia, la Val Aupa, le Alpi Carniche e rientrare in Carinzia attraverso il Passo di Volaia (con la tappa numero 25), dove ci sono ancora molte trincee della Grande Guerra.
Il 29 giugno sarà inaugurato al Passo di Volaia il Monumento alla Comprensione Internazionale
Ed è proprio al Passo di Volaia che il 29 giugno si terrà il simbolico battesimo del circuito, alla presenza dei tre club alpini, strettamente legata alla nascita del Julius Kugy Alpine Trail in occasione della inaugurazione del Monumento alla Comprensione Internazionale, Denkmal der Völkerverstendigung in tedesco.
Si tratta di un’opera realizzata sul posto, che ha per oggetto un grande masso, rimodellato dallo scultore austriaco Georg Planer, dove una targa reciterà “Io sono la dura pietra ma ora resa umana, toccatemi, trasmettete il messaggio che prorompe dalle mie variegate superfici e dai solchi, create pace e comprendeteVi come figli di Dio, contro gli orrori della guerra”.
Una “scultura per la pace” nata per essere toccata e per riflettere sul fatto che “Qualche generazione fa, sul Wolayersee (Lago di Volaia) infuriava la guerra. Oggi, sulle sue sponde, si incrociano il nuovo sentiero Julius Kugy e la classica Alta Via Carnica”.
Dal Passo di Volaia si prosegue scendendo nella Lesachtal, si percorre il Gailtaler Höhenweg con l’attraversamento del Reisskofel, si risale alla Schaflerhöhe, e si passa nella Gitschtal. Impegnativo il passaggio su Spitzegel, Vellacher Egel e Graslitzen per poi passare, nell’ultimo tratto del percorso, dalle Alpi centrali della Gailtal verso il Parco Naturale del Dobratsch, montagna che domina Villach.
L’arrivo è al Rifugio Berta, il punto di partenza dell’anello, da dove Kugy avvistò la prima volta i versanti Nord delle Giulie Orientali rimanendone innamorato per sempre.
Nello spirito dei tre padri fondatori del sodalizio transfrontaliero – Karl Kuchar, Mario Lonzar e Miha Potočnik – che affratella gli altrettanti club alpini da sessant’anni, il 12-13 ottobre 2024 si terrà a Forni di Sopra, in Carnia, il sessantesimo ritrovo dei dirigenti di Österreichischer Alpenverein Alpenverein di Villach, il CAI di Gorizia e il Planinska Sveza Slovenije di Lubiana per la causa comune del nuovo anello in progetto.