Venerdì 24 maggio sarà inaugurato il “Sentiero Walser Gottardo”, un itinerario che si svilupperà in 14 tappe tra Svizzera e Italia, da Binn a Obersaxen, offrendo all’escursionista la possibilità di vistare i villaggi Walser situati nei cantoni svizzeri del Vallese, dei Grigioni, di Uri e del Ticino ma anche quelli in Val d’Ossola di di Crampiolo e Salecchio (Valle Antigorio), dell’Alpe Vannino e di Ponte (Valle Formazza).
Il sentiero, contrassegnato dal numero 62, è inserito nella rete sentieristica di “Svizzeramobile” e ha lo scopo di immergere i camminatori nel mondo Walser, facendo loro ripercorrere le tracce storiche della colonizzazione territoriale di questo popolo avvenuta tra il XII e il XIV secolo.
Durante il trekking si camminerà lungo strade di frontiera tra Binn e la Val Formazza, mentre altre vie condurranno nella regione del Gottardo e al Passo di Oberlalp, concludendosi a Obersaxen dopo 200 chilometri e un dislivello di 1.400 metri.
La migrazione del popolo Walser, dovuta alla ricerca di un nuovo spazio vitale, ha spinto queste comunità alpine ad abitare le Terre Alte e oggi si contano 150 villaggi walser lungo 300 chilometri di dorsale alpina.
Lasciata la Val d’Ossola in direzione Bosco Gurin e Valle di Orsera, si notano immediatamente le prime tracce della cultura walser, che in seguito diventano via via più evidenti in Val Bavona, e in Val Bedretto, aree molto significative anche dal punto di vista ambientale. Solo verso il Passo del Gottardo si rincontreranno i bacini artificiali, i tralicci dell’alta tensione o i comprensori turistici, mentre nei paesi svizzeri di Hospental e Andermatt le tracce della presenza di questa popolazione saranno di nuovo visibili.
Il trekking termina a Obersaxen, comunità walser facilmente riconoscibile dalla toponomastica e dall’architettura tradizionale.
La guida ufficiale che accompagna l’escursionista alla scoperta del Walserweg Gottardo. Oberwallis, Val Formazza, Tessin, Gottardo und Surselva (Sentiero Walser Gottardo. Alto Vallese, Val Formazza, Ticino, Gottardo e Surselva) è in tedesco ed è stata scritta da Peter Krebs giornalista, autore e guida turistica.
Il volume inizia dal Medioevo raccontando la migrazione degli abitanti dall’Alto Vallese e la fondazione di circa 150 insediamenti in alta quota, considerati oggi comunità walser.
La pubblicazione è stata curata dall’Associazione Internazionale per la Cultura Walser, fondata a Briga nel 1962, per occuparsi di ricerca, promozione e valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale walser. Oltre a gestire l’istituto per la ricerca walser, una biblioteca e un archivio a Briga, pubblica la rivista semestrale WirWalser e coordina l’omonima casa editrice.
Comoda, per chi non conosce il tedesco, la descrizione on line disponibile su Svizzeramobile https://schweizmobil.ch/it/svizzera-a-piedi/percorso-62