Alpinismo

Loreggian, Mingolla, Piolini e Torretta sono in Pakistan. La spedizione K2-70 è iniziata

Le alpiniste italiane si riuniranno a Skardu con le colleghe pakistane. Il primo tentativo di vetta previsto dal 20 luglio

Sono partite. Dopo mesi di allenamenti, test scientifici, uscite in gruppo per migliorare l’affiatamento e centinaia di interviste, Anna Torretta, Federica Mingolla, Silvia Loreggian e Cristina Piolini hanno finalmente raggiunto il Pakistan. Dai prossimi giorni le luci del carosello mediatico organizzato per la gioia di sponsor e partner istituzionali si abbasseranno. E si inizierà a fare sul serio.

Dopo la sosta a Islamabad, le quattro alpiniste italiane si dirigeranno a Skardu dove troveranno ad attenderle Samina Baig, Amina Bano, Nadeema Sahar e Samana Rahim, le quattro “colleghe” pakistane che condivideranno con loro il tentativo di raggiungere la vetta del K2. Ancora qualche appuntamento istituzionale, l’indispensabile lavoro di predisposizione dei carichi e la spedizione K2-70, organizzata dal Club Alpino Italiano per celebrare il 70 esimo anniversario della conquista della seconda montagna più alta della Terra, entrerà nel vivo.

Il programma della spedizione

Il CAI ha diffuso nei giorni scorsi una sorta di cronotabella della spedizione che, di seguito, sintetizziamo.

Il campo base del K2 è stato raggiunto i giorni scorsi da alcuni membri del CNKP (Central Karakorum National Park), che collaborano con EvK2CNR, e dai portatori dell’agenzia pakistana a cui è stata affidata la logistica per allestire il campo in previsione dell’arrivo della spedizione.

Il 20 giugno la spedizione si trasferirà da Skardu ad Askole (3000 metri), ultimo villaggio prima del ghiacciaio del Baltoro, e da lì il 21 giugno inizierà il trekking fino al campo base del K2, che sarà raggiunto intorno al 28 giugno. Nei giorni subito successivi, inizieranno le attività sulla montagna con l’allestimento delle corde fisse e dei campi lungo la via dello Sperone degli Abruzzi. Un momento importante anche per l’acclimatamento, durante il quale si prevede di trascorrere almeno due notti sopra i 7000 metri e qualche notte a campo 2 (6650 m).
Dal 20 di luglio, in base anche alle condizioni meteo, si proverà a effettuare il primo tentativo di vetta. Nel caso in cui il primo assalto non dovesse avere buon esito, si effettuerà almeno un secondo tentativo, entro i primi giorni di agosto.

Tante le spedizioni dirette al K2: un problema o un aiuto?

Un aiuto (ma potrebbe essere anche una complicazione), potrà giungere dal grande numero di alpinisti diretti al K2. Sono 170 i permessi di salita rilasciati (fino a oggi) agli stranieri, ai quali si aggiungono le guide pakistane e nepalesi. Una folla che si concentrerà nei passaggi chiave della salita in occasione delle finestre di meteo favorevole e che potrebbe causare pericolosi rallentamenti. Allo stesso tempo se le grandi spedizioni saranno in grado di coordinarsi e collaborare senza troppo litigare tra loro, l’opera di attrezzatura della via sarà velocizzata e pertanto potrebbe esserci qualche giorno in più per tentare la vetta. 

Tra le tante spedizioni che si concentreranno al Campo base e sulla via di salita ricordiamo quelle del CAI Biella, della coppia valtellinese Secchi e Majori e quella tutta al femminile organizzata dal Comando della Forza delle Aree del Nord (FCNA) del Pakistan composta da sei alpiniste pakistane: Anum Uzair da Lahore, Shama Baqir e Bibi Sultana da Shimshal, Afzoom di Gulmit di Hunza e le due sorelle Siddiqa Hanif e Amina Hanif di Ghanche.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close