Alpinismo

Un team da Piolet d’Or tenta una nuova via sul Nanda Devi Est

Manu Pellissier, Marko Prezelij e Archil Badriashvili sono in India, con l’obiettivo aprire un itinerario in stile alpino su questa montagna di 7434 metri

Quello che affronterà la parete del Nanda Devi East, montagna di 7434 metri nell’Himalaya Indiano, è un team pluripremiato: il francese Manu Pellissier, lo sloveno Marko Prezelj e il georgiano Archil Badriashvili hanno vinto almeno un Piolet d’Or a testa. Quest’anno, gli alpinisti tenteranno di vincere con una nuova via in stile alpino duemila metri di parete.

Pellissier e Prezelj si conoscono da decenni: insieme hanno scalato lo Spantik e il Cerro Kishtwar, montagne che hanno guadagnato loro un Piolet d’Or. I due hanno incontrato Badriashvili durante una visita in Georgia nel 2018, in cui hanno scalato la cima più alta del Paese, Shkhara (5200 m).

Il Nanda Devi è la seconda cima più alta dell’India dopo il Kangchenjunga, ma è molto più remota. La cima Est, anche conosciuta come Sunanda Devi, si trova 382 metri al di sotto della vetta vera e propria. Tuttavia la cima principale si trova all’interno di un’area protetta, e non è aperta all’alpinismo.
La dea Nanda, da cui il nome del massiccio, è la più importante delle divinità indù nel territorio di Garwhal. “Lei permea ogni cosa in quest’area”, ha scritto nel 1977 Hubert Adams Carter, un alpinista americano ed ex editor dell’American Alpine Journal. “In questa regione, bagnata dal Rishi Ganga e dal Dhauli Ganga, sembra che in un modo o nell’altro ogni angolo e ogni fessura siano dedicati a lei. La più alta e impressionante montagna della regione, Nanda Devi, porta il suo nome, insieme ad altri picchi”.

La via di salita

Il Nanda Devi Est è stato scalato molte volte, ma sempre dalla classica via per la cresta Sud-Est, aperta da una spedizione polacca nel 1939. Per ora, tutti i tentativi di salita per altre vie sono falliti. E cosa dice Pradelj alla testata slovena PSZ:

“Il piano è scalare un caratteristico pilastro sulla parete Est della montagna. Tuttavia, la squadra deciderà l’itinerario preciso sul momento in base alle condizioni, anche a causa dei profondi cambiamenti impressi al ghiacciaio dai cambiamenti climatici”.

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