Rifugi

Sette rifugi per escursionisti aperti in Alto Adige anche in febbraio

Le Dolomiti da toccare con mano. Ma anche le Alpi Sarentine, l’Alpe di Villandro, l’Ortles e l’Alpe Luson. In provincia di Bolzano sono tante le location per celebrare il matrimonio con la montagna d’inverno. Ospite d’onore è sempre la natura

Nelle vallate e sugli altopiani della provincia di Bolzano sono numerosi i rifugi lontani dalle piste da sci ma aperti anche in questa stagione accogliendo escursionisti e skialper. A volte il rifugio è la meta della gita, spesso però è anche il punto di partenza per un ulteriore itinerario.
Nella maggior parte dei casi aprono le porte solamente nei fine settimana, ed è comunque indispensabile contattarle i rifugi prima di mettersi in viaggio per verificare l’effettiva disponibilità: il meteo, infatti, può essere più forte anche del rifugista più entusiasta. Ecco quindi alcune delle strutture riservate agli escursionisti sulle montagne altoatesine.

Kreuzwiese Alm – Luson

 La Kreuzwiesen Alm immersa nella neve sull'Alpe Luson CHannes Niederkofler
La Kreuzwiesen Alm immersa nella neve sull’Alpe Luson CHannes Niederkofler La Kreuzwiesen Alm immersa nella neve sull’Alpe Luson CHannes Niederkofler

Occorre camminare per 1.30 ore per raggiungere il rifugio KreuzwieseAlm www.kreuzwiesenalm.com/, posto a 1924 metri sul soleggiato altopiano di Luson. Ampliato e ristrutturato di recente, ha tutti i comfort di un albergo ai quali aggiunge panorami di grande impatto e la comodità di trovarsi in un luogo strategico per effettuare piacevoli passeggiate in quota senza pericoli o dislivelli esagerati. Il rifugio si trova inoltre sulle piste da fondo che partono da Rodengo. Il Monte Kampill (2190 m) è meta di una delle escursioni più gratificanti in partenza dal rifugio. Si sale senza difficoltà con le ciaspole o gli sci sempre in campo aperto per ammirare un panorama che spazia sui Monti di Fundres, sulla Val Badia, sul Forca Grande e sul Sass de Putia. Aperto in febbraio sabato, domenica e lunedì (tutti i giorni dal 10 al 19).

Rifugio Nino Corsi – Val Martello

Il Rifugio Nino Corsi in Val Martello
Il Rifugio Nino Corsi in Val Martello

Riaprirà il 9 febbraio, poi per tutto l’inverno non sono previsti giorni di chiusura (meteo permettendo). Il Rifugio Nino Corsi (https://zufallhuette.com) si trova a 2265 metri di quota in Val Martello e si raggiunge in soli 45 minuti. Ma gli scialpinisti sanno che questo è anche un punto di partenza strategico per alcune splendide escursioni nel Gruppo dell’Ortles come le salite al Cevedale (3769 m), alla Zufallspitze (3757 m) o alla Punta Solda (376 m). La struttura, di grandi dimensioni, dispone di 80 posti letto. E c’è anche la sauna.

Rifugio Fondovalle – Sesto

Il Rifugio Fondovalle, in Val Fiscalina
Il Rifugio Fondovalle, in Val Fiscalina

Fondisti, skialper e ciaspolatori sono di casa al Rifugio Fondovalle (www.talschlusshuette.com),  situato in Val Fiscalina a 1526 metri di quota. Facile da raggiungere, di giorno il rifugio è spesso affollato, tutti vogliono godere dello spettacolo delle Dolomiti di Sesto da un posto in prima fila. La sera, però, cala il silenzio  e la magia di questo luogo è riservata a pochi. Che, il mattino successivo possono partire per escursioni di grande soddisfazione. Con le ciaspole si può arrivare fino al Rifugio Locatelli, mentre con gli sci si arriva per esempio al Sasso di Sesto, alla Forcella Croda dei Toni, al Monte Popera, e ai Costoni di Croda Rossa. Difficile fermarsi qui un giorno soltanto.

Rifugio Chiusa al Campaccio – Lafzons

Rifugio Chusa al Campaccio FB Klausner Hutte
Rifugio Chusa al Campaccio FB Klausner Hutte

Punto di rifermento per l’escursionismo invernale nelle Alpi Sarentine, il Rifugio Chiusa al Campaccio (https://www.rifugio-chiusa.it/) si trova a 1920 di quota e si raggiunge in poco più di un’ora ai parcheggi a monte di Lafzons. Dal Rifugio si può proseguire con gli sci fino alla Cima San Lorenzo (2.484 m), il San Cassiano (2.581 m) e il Corno Planca (2.547 m) o in 2.0 h per la Cima di Capra (2.519 m). Con le ciaspole si arriva, tra l’altro all’Alpe di Verdignes seguendo un tracciato ben segnalato e senza difficoltà.

Rifugio Lavarella – San Vigilio di Marebbe

Rifugio Lavarella, sopra San Vigilio di Marebbbe
Rifugio Lavarella, sopra San Vigilio di Marebbbe

In un vasto altopiano all’interno del Parco Naturale Fanes-Sennes-Braies, il rifugio Lavarella https://lavarella.it  è la meta di tranquille escursioni con partenza dal rifugio Pederù di San Vigilio di Marebbe. Bastano due ore per raggiungere il rifugio, dotato di 51 posti letto e valido punto di partenza per escursioni nelle aree meno frequentate della zona. Gli skialper possono dirigersi, per esempio al Monte Sella di Fanes, al Col Toronn o al Sass da les Diesc.

StoefflHutte – Chiusa

Stoefflhuette, sull'Alpe di Villandro
Stoefflhuette, sull’Alpe di Villandro

Risvegliarsi con negli occhi una cartolina che comprende il Gruppo del Putia, la Plose, il Gruppo di Fanes, le Odle fino al massiccio dello Scilliar e al Catinaccio. Succede a chi pernotta alla Stoefflhutte (http://www.stoefflhuette.it), posta sull’Alpe di Villandro a 2057 metri di quota. Per raggiungere questa superba terrazza panoramica si cammina per 1.30 ore dal parcheggio per escursionisti di Malga Gasser (1750 m), seguendo il tracciato di comode strade poderali. Poi ci si incammina lungo uno a scelta dei vari tracciati per ciaspolatori percorribili sul plateau dell’Alpe di Villandro, con dislivelli moderati e sempre ultra panoramici. Aperto tutti i giorni.

Rifugio Tre Scarperi – San Candido

Rifugio Tre Scarperi
Rifugio Tre Scarperi

Collocato a 1626 metri di quota nella Val Campo di dentro, sopra San Candido, il Rifugio Tre Scarperi (www.drei-schuster-huette.com) è allo stesso tempo meta di facili camminate (bastano 1.30 ore per raggiungerlo ciaspole ai piedi) e prezioso punto di appoggio per escursioni in quota. Gli skialper passano da qui per raggiungere, per esempio, la Croda Piatta Alta (2904 m) lungo un percorso faticoso ma appagante e senza particolari pericoli oggettivi. Chi si muove con le racchette da neve può invece recarsi alla Oberhüttealm (1894 ai piedi della Croda dei Rondoi e con grandi visuali sum massiccio dei Tre Scarperi. No pernottamenti.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close