Alpinismo

Jeff Mercier e Greg Boswell collezionano dure vie di ghiaccio in Scozia

I due fortissimi arrampicatori hanno vagabondato per due settimane alla ricerca di linee estreme. Totalizzando un gran numero di successi, tra nuove salite e ripetizioni di vie di elevata difficoltà

Per il mese di gennaio, Jeff Mercier (uno dei top 50 della montagna 2023 ) e Greg Boswell avevano in programma di andare a cercare linee di ghiaccio tra le più dure della Norvegia. Dopo aver rinunciato al viaggio a causa del maltempo e delle poche ore di luce nel Paese scandinavo, i due hanno rivolto le loro attenzioni alla Scozia.

“Siamo stati 48 ore a cercare altre opzioni in Europa, ma quando si è trattato di approfittare al massimo del tempo, trovare buone condizioni, e avere l’opportunità di scalare alcune delle vie di misto migliori al mondo (forse sono di parte) c’era una sola destinazione realistica” scrive Greg Boswell.

Black Spout Wall

Durante i primi tre giorni, i due alpinisti si dono dedicati ad alcune difficili vie di ghiaccio e misto. Come riscaldamento, hanno realizzato la seconda salita invernale di Black Spout Wall a Lochnagar, la via scalata nella stagione fredda del 2012 da Guy Robertson e Nick Bullock (IX 9).

La parete di 170 metri di Black Spout Wall torreggia sopra il canale omonimo ed è la parte più ripida della montagna. È stata scalata in estate da Dougie Dinwoodie e Bob Smith nel 1976 (E3 5c) ed è una delle più ammirate vie di roccia nei Cairngorms. Una linea così ripida era un chiaro obiettivo invernale, ed è stato tentato da molte cordate, che avevano tutte fallito nella salita della fessura verticale e larga del primo tiro”, scriveva l’Alpine Journal UK nel 2013.

Anche per i nostri Boswell e Mercier la fessura si è rivelata molto impegnativa. “Una spaccatura larga, senza niente in cui incastrarsi, solo la testa della mia piccozza appoggiata sulle pareti, con nulla a trattenerla se fosse scivolata” continua Boswell. Dopo aver completato la salita, Boswell ha proposto l’aumento del grado a IX 10. Nei giorni successivi, Mercier e Boswell si sono dedicati ad altre vie nella stessa zona: Manticore, The Migrant Direct e Savage Slit.

Ancora scalate a Cul Mor

Il 16 gennaio, Hamish Frost si è unito alla cordata e i tre si sono spostati a Nord Ovest verso Cul Mor. “Questo è uno dei posti più assurdi in cui abbia scalato in inverno. La ripidità delle pareti e la quantità di terreno mai scalato è da restare a bocca aperta. Il problema è che qui se una cosa sembra facile in realtà è difficile, e se sembra difficile faresti meglio a indossare pantaloni marroni”, ironizza Boswell.

I tre hanno iniziato a salire una nuova linea molto tecnica, facendo progressi molto lentamente. E non sono mancati gli imprevisti: mentre Hamish si stava calando da un tiro per lasciare la scalata al compagno, una piccozza si è spostata facendolo precipitare per 15 metri. L’alpinista si è fortunatamente arrestato sotto la sosta, infortunandosi la caviglia. “Anche se sapeva di essersi fatto male, comportandosi dal bastardo che è, ha detto: uno di voi deve finire la via”, racconta Greg Boswell. E gli altri due così hanno fatto, chiamando la linea Flyby in omaggio alla caduta senza gravi conseguenze dell’amico.

Un’altra via nuova: Overwatch

Instancabili, Mercier e Boswell hanno realizzato il giorno successivo la prima salita di Overwatch (XI 11). “Il crux di questa via è ad oggi il mio più duro onsight invernale. Con stile tecnico e una dura ricerca della linea, tutto senza sapere dove andare o se avrei trovato il modo di proteggermi, ci ho messo tutto quello che ho imparato in 20 anni di scalata in inverno per salire senza incidenti. Quando scali una nuova via su terreno vergine, non solo l’arrampicata è difficile, ma non sai nemmeno se è possibile. Adesso sappiamo che lo è”, conclude Boswell.

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