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Cammino del Gran Sasso: un grande successo già al primo anno

Diecimila presenze (ufficiali) in appena cinque mesi. Il neonato trekking che tocca Campo Imperatore e i suoi borghi ha conquistato subito l’interesse degli escursionisti. Una festa consuntivo a Santo Stefano di Sessanio

Un anno fa, alla fine del 2022, una decina di operatori turistici si è riunita per lanciare il Cammino del Gran Sasso, un percorso di circa 60 chilometri, diviso in cinque tappe, che sale da Assergi a Campo Imperatore, attraversa l’altopiano, e poi tocca in successione i borghi di Castel del Monte, Santo Stefano di Sessanio, Calascio (con la sua celebre Rocca) e Barisciano.

Il Cammino è stato presentato alla stampa e al pubblico all’inizio del 2023, ed è diventato operativo nell’estate successiva. L’accoglienza è stata straordinaria, dato che migliaia di escursionisti provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero hanno raccolto l’invito e hanno scelto il versante meridionale del Gran Sasso come meta.

Molti di loro hanno prolungato di qualche giorno la vacanza, dato che il numero di presenze registrato tra l’estate e l’autunno a Santo Stefano di Sessanio è stato quasi quattro volte superiore a quello degli arrivi. Ogni visitatore, cioè, è rimasto per quattro notti nelle strutture ricettive del comprensorio contribuendo a invertire la rotta di un turismo mordi e fuggi e, soprattutto, circoscritto ai mesi estivi o ai pochi in cui si scia.

A tracciare questo bilancio positivo, venerdì 1° dicembre a Santo Stefano di Sessanio, sono stati Federico Ciocca, presidente dell’associazione Il Cammino del Gran Sasso, Paolo Federico presidente del GAL Gran Sasso-Velino che ha finanziato il progetto attraverso un bando, Roberta Ianni guida turistica e gestore del Centro visite di Santo Stefano e Andrea Lolli, accompagnatore di media montagna che ha contribuito al tracciamento dei sentieri, e che negli ultimi anni ha promosso anche il turismo nei luoghi del cinema del Gran Sasso.

Hanno partecipato all’evento i sindaci dei Comuni attraversati dal Cammino, Fabrizio D’Alessandro di Barisciano, Fabio Santavicca di Santo Stefano di Sessanio, Paolo Baldi di Calascio e Matteo Pastorelli di Castel del Monte, ed Ersilia Lancia, assessore al Turismo del Comune dell’Aquila Ersilia Lancia. Ha aderito al Cammino anche l’albergo diffuso Sextantio, che ha ospitato l’iniziativa.

I promotori del Cammino hanno illustrato i risultati raggiunti, pari a 2.475 arrivi e 9.900 presenze da maggio a settembre. Un dato che dev’essere considerato per difetto, perché il Cammino può essere percorso anche in autonomia e tanti lo hanno fatto senza registrarsi o ritirare le credenziali. Il 51% delle presenze ha interessato le strutture alberghiere e il 49% quelle extra-alberghiere. Ci sono stati 18.000 accessi al sito del Cammino e 185.000 impression. E’ interessante notare come il 20 % del traffico online sia arrivato dall’estero, e in particolare da Irlanda, Svizzera e Germania.

Per tanti anni, nei miei articoli e nelle mie guide, ho scritto che i sentieri del Gran Sasso sono molti, bellissimi e in grado di attirare camminatori con capacità molto diverse. Ho anche ricordato la mancanza di un’alta via o di un trekking capace di consentire un viaggio a piedi di più giorni, e di spingere gli escursionisti a fermarsi per la notte (e quindi a spendere un po’ di soldi) nei paesi. Il Cammino del Gran Sasso, che nella scorsa estate ha iniziato a essere percorso e apprezzato, colma questa lacuna”, ha commentato in un messaggio Stefano Ardito, giornalista, scrittore e firma di “Montagna.tv”, noto per le sue guide dedicate a itinerari e sentieri. “Qui, al contrario che in altre zone dell’Abruzzo, la scommessa della ‘Regione dei Parchi’ è stata in buona parte vinta. Il merito, più di noi che amiamo il Gran Sasso da lontano, e lo frequentiamo saltuariamente, è proprio di chi ha scelto di restare e lavorare sul territorio”, ha concluso Ardito.

La giornata di “Un anno in…Cammino” ha visto anche la partecipazione dei produttori del territorio con le loro eccellenze enogastronomiche: Anna Ciccozzi con la cipolla di Bagno, nuovo Presidio Slow Food, Matteo Griguoli con il fagiolo di Paganica, Ettore Ciarrocca con la lenticchia di Santo Stefano, Manuela Tripodi con il formaggio pecorino canestrato di Castel del Monte, Marinella Della Rovere con i salumi di maiale nero, Bice Coletti con il vino rosato di Ofena e Michele Morelli della latteria Da Carolina e Gina.

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