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Chamonix Photo Festival: lo spettacolo della montagna in 3.000 immagini d’autore

I grandi fotografi delle Terre Alte presentano i loro scatti migliori in occasione di una rassegna che lascerà a bocca aperta

Per molti Chamonix è la capitale dello sport estremo, dallo steep skiing alle grandi salite alpinistiche. In realtà, la cittadina francese ai piedi del Monte Bianco può essere definita senza problemi la capitale della montagna a 360 gradi. Montagna da salire, scendere, scalare o più semplicemente da contemplare e ammirare.

Da vedere saranno anche le immagini – spesso straordinarie – protagoniste dello Chamonix Photo Festival in programma dal 21 al 23 ottobre. Tema della manifestazione dedicata a montagna, natura e cultura “l’émerveillement au sommet”, ovvero la meraviglia in vetta.
Sarà un festival che celebrerà la bellezza della natura attraverso il prisma delle immagini”, racconta Mario Colonel, fotografo e organizzatore dell’evento.

Il programma coinvolgerà tutta la vallata di Chamonix, da Vallorcine a Les Houches. Le mostre dei vari fotografi naturalistici saranno sia all’interno di gallerie che in esterna, in piazze, giardini, alla stazione ferroviaria. In cartellone ci sono anche proiezioni cinematografiche, conferenze e masterclass con fotografi professionisti. E, ovviamente, non manca un concorso! La giuria dovrà scegliere tra le tremila foto ammesse in cinque diverse categorie: montagna e paesaggi, fauna, l’uomo e la natura, grafismo e macro.

L’obiettivo di questo festival è anche quello di raccontare la fragilità della natura”, scrive Colonel in una nota. “Davanti ai ghiacciai che fondono e alle montagne che crollano, i fotografi sono dei grandi ambasciatori del cambiamento climatico. Ed è loro compito morale essere dei pionieri nella promozione di un turismo alpino più rispettoso e di una frequentazione della montagna più consapevole”.

Alla tre giorni chamoniarda parteciperanno nomi come Jérémie Villet, già premiato Wildlife photographer of the year, Pierre Raphoz, presidente del festival e tanti altri come il minimalista Jean-Michel Lenoir o il cultore delle Dolomiti Joan Haas.

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