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Ed Viesturs: “Messner è stato il primo”

Il grande alpinista statunitense non sta al gioco del Guinness dei primati. Ed esprime con forza il suo pensiero

“Sono fermamente convinto che Reinhold Messner sia stato il primo a salire tutti e 14 gli ottomila, e che questo debba continuare a essergli riconosciuto. Ha indicato la strada, non solo per lo stile, ma anche fisicamente e psicologicamente, salendo senza ossigeno supplementare. Altri alpinisti, me incluso, hanno potuto seguire le sue orme ispirandosi a lui”.

Con queste parole l’alpinista statunitense Ed Viesturs, che secondo il Guinness dei Primati sarebbe stato il primo a completare nel 1985 la collezione delle “vere vette” degli ottomila, ha seccamente smentito nella notte tra martedì e mercoledì l’affermazione del celebre volume irlandese. Il Guinness, come abbiamo già ampiamente spiegato (https://www.montagna.tv/226689/allora-reinhold-messner-non-ha-salito-tutti-gli-8000/), ha ripreso in modo acritico e formale l’opinione del tedesco Eberhard Jurgalski.

Insieme a Messner, Jurgalski e il Guinness hanno cancellato le collezioni di alpinisti leggendari come Jerzy Kukuczka, Erhard Loretan e Krzysztof Wielicki. Tra gli italiani, oltre a Sergio Martini, che figura al settimo posto, l’inedito “asse della birra” che si è creato tra Dublino e la Bassa Sassonia ha spazzato via Silvio “Gnaro” Mondinelli, Abele Blanc, Mario Panzeri, Nives Meroi e Romano Benet.

Viesturs, che oggi ha 64 anni, è convinto che “Messner e gli altri hanno dato il massimo per raggiungere le vere vette di queste montagne, usando al meglio le loro capacità, nelle condizioni in cui si sono trovati. Non penso che nessuno di questi alpinisti sia stato disonesto. Salire montagne è un viaggio personale, non la ricerca di un posto in una lista, o il tentativo di un record”.

Vale la pena ricordare che Ed (il vero nome è Edmund) Viesturs è un alpinista di straordinaria capacità ed esperienza. Ha partecipato a 31 spedizioni agli ottomila, arrivando 7 volte in cima all’Everest, e altre 14 volte su altre vette, senza mai utilizzare respiratori e bombole. Continua a lavorare come guida sulle grandi montagne degli Stati Uniti, dove ha salito per 216 volte con clienti il Mount Rainier, un vulcano di 4392 metri, nello Stato di Washington, rivestito da insidiosi ghiacciai.

Viesturs è diventato famoso nel 1996, quando è stato tra i protagonisti di un documentario IMAX sull’Everest. Nel 1992 ha ricevuto il Sowles Award dell’American Alpine Club Sper aver partecipato a due soccorsi sul K2. Come altri alpinisti professionisti tiene conferenze “motivazionali” in grandi aziende, ed è un sostenitore dei Big City Mountaineers (BCM), che aiuta i ragazzi di aree metropolitane difficili a evitare la violenza e la droga. Nel 2006 il National Geographic lo ha premiato come Adventurer of the Year.

Come altri alpinisti dei Paesi anglosassoni, dagli Stati Uniti fino alla Gran Bretagna e all’Australia, dove le montagne (e tutto il resto) vengono misurate in piedi, aver salito tutti i 14 ottomila non ha fatto aumentare realmente la fama di Ed Viesturs. Ora la maldestra scelta del Guinness dei Primati lo ha reso popolare per qualche giorno. Ma questa è una popolarità – ne siamo certi – di cui Ed Viesturs avrebbe fatto volentieri a meno.

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Un commento

  1. Ed e’ un grande, un maestro di vita. Memorabili le sue raccomandazioni di tornare indietro alle 2 pm sull’Everest, e di piazzare paletti per ritrovare la strada durante la discesa.

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