CronacaNews

Parco di Portofino, escursionista precipita in un dirupo sotto gli occhi della fidanzata

I sentieri sul mare non presentano meno insidie di quelli posizionati a quote più elevate. Un argomento già affrontato a più riprese, in particolare nella stagione estiva, che torna di attualità a seguito di un incidente verificatosi nel weekend nel Parco Naturale Regionale di Portofino, in Liguria. Nella mattina di ieri, domenica 12 marzo, un escursionista ha perso la vita precipitando all’altezza del Passo del Bacio, un punto panoramico lungo l’itinerario da Camogli a San Fruttuoso che, come si legge sul sito dell’area protetta, “va percorso con attenzione” in quanto “caratterizzato da uno strapiombo affacciato sul mare che regala emozioni per la sua selvaggia bellezza”. 

Secondo le ricostruzioni riportate dall’ANSA, la vittima, Eros Coppola, 31 anni, elettricista di Busalla (GE) avrebbe perso l’equilibrio ed è precipitato in un dirupo per decine di metri. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Genova con l’elicottero Drago, il personale medico del 118, il soccorso Alpino e i Carabinieri del distaccamento di Santa Margherita Ligure. Purtroppo non è stato possibile far altro che constatare il decesso.

L’incidente, come premesso, si sarebbe verificato in un tratto complesso del sentiero, adatto solo ad escursionisti esperti. Ad assistere alla scena la compagna, che ha dato l’allarme. I due erano correttamente equipaggiati per affrontare l’itinerario, i cui punti più difficili sono attrezzati con catene. Non è chiara la dinamica, per la cui ricostruzione è stata avviata una indagine.

Un sentiero rischioso

Proprio nella giornata di sabato, il Consiglio di amministrazione del Parco di Portofino, a seguito di diversi incidenti occorsi negli ultimi anni, ha deciso di introdurre delle restrizioni per migliorare la sicurezza del sentiero su cui si è consumata la tragedia. Il Cda ha modificato le regole di accesso a una parte dell’itinerario da Camogli a San Fruttuoso (passando per il Passo del Bacio), un percorso di oltre 10 km da affrontarsi sotto il sole. Nel dettaglio le regole interesseranno il tratto che va dalle Batterie a San Fruttuoso passando da Cala dell’Oro e da Costa del Termine, ovvero la seconda parte, decisamente più impervia e pertanto impegnativa.

Nuove regole sulla falsariga di quelle già poste in essere per la Via dei Tubi, sentiero che segue il percorso dell’antico acquedotto che consentiva l’approvvigionamento idrico di Camogli, che può essere affrontato in autonomia solo previa richiesta e conseguente autorizzazione da parte del Parco. Le nuove regole consentiranno anche all’Ente di disporre di dati dettagliati sugli escursionisti che affronteranno l’itinerario, utili a fini statistici. Alle disposizioni qui descritte si aggiungerà una maggiore attività di vigilanza sul sentiero, tramite guardiaparco e assistenti guardiaparco nonché volontari.

Tags

Articoli correlati

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Back to top button
Close