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Sciatore travolto da una valanga con la telecamera accesa, un video da fiato sospeso

Controllare attentamente i bollettini valanghe! Questa è forse la raccomandazione che più di frequente il Soccorso Alpino (e anche noi) si è trovato a rivolgere agli appassionati di sport invernali negli ultimi mesi. Prendere coscienza del grado di pericolo previsto, prima di calzare gli scarponi e/o gli sci, può fare la differenza tra il godersi una giornata da ricordare e una da dimenticare. Ne è prova un video condiviso su Instagram da Owen Leeper, grande esperto di sci e SKIALP originario di Aspen, Colorado, travolto da una valanga mentre era sugli sci a Jackson Hole, in Wyoming, indotta dal suo passaggio. La telecamera a 360° accesa sul casco al momento del distacco, grazie alla quale è stato realizzato quello che lo stesso Owen definisce un “video spaventoso”, ci consente a posteriori di riflettere insieme allo stesso protagonista, sull’incidente e sulla sua evitabilità.

 

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Un post condiviso da Owen Leeper (@o_leeps)

Una discesa che è sembrata infinita

L’incidente si è verificato nella seconda settimana di febbraio, in una giornata in cui, come ricorda Owen, era previsto un grado di pericolo valanghe moderate. Il cielo era sereno e temperature fino a qualche grado sottozero. Non ero troppo preoccupato per una valanga, perché il manto nevoso aveva avuto vari giorni per assestarsi dopo l’ultima bufera e il vento freddo ha limitato la fusione superficiale della neve quindi non avevo neanche ipotizzato di trovare degli scivoli umidi.” A preoccuparlo maggiormente il fatto che il canale che si preparava ad affrontare fosse stretto e roccioso. “Per questo quando sono caduto ho pensato ‘eccoci qua’.”

Un canale che già aveva affrontato in precedenza due volte, “e me ne sono tirato fuori per due volte perché era troppo roccioso”. Sapevo di doverci andare piano, per valutare bene le condizioni prima di attraversarlo con gli sci.”

E nel video lo si vede scendere cauto, curvare una prima volta, una seconda, e alla terza ecco il distacco. “Ho provato ad aggrapparmi con le mani per evitare di scivolare ma la neve ha trascinato giù i miei sci, ho allora cercato di raggiungere l’airbag ma la spalla era sepolta nella neve e non sono riuscito ad arrivarci prima di prepararmi all’impatto con le rocce.”

Owen ha iniziato a scivolare impattando contro le rocce, cercando di mantenere i piedi in basso e la testa in alto, così da evitare di sbattere col volto sulla pietra. Una discesa durata in fondo meno di un minuto ma che anche allo spettatore che guardi la sua registrazione, sembra durare una eternità. Alla fine, “miracolosamente sono rimbalzato sull’ultima sezione di rocce nella neve. Mi sono fermato e tutta la neve è scesa più giù, ho capito subito che la mia spalla era fuori sede, ma sono rimasto stupito che nient’altro mi facesse male”.

A quel punto ha chiesto aiuto via radio a un amico che lo ha raggiunto sugli sci. Hanno provato a rimettere a posto la spalla, così da consentirgli di proseguire la discesa con gli sci verso valle, ma non c’è stato modo. Hanno pertanto optato per chiamare i soccorsi. Il Teton County Search and Rescue è arrivato in elicottero a prelevarlo.

Importante è ridurre al minimo i rischi

A posteriori, con la fortuna di poter raccontare l’accaduto, Owen commenta che “ogni giorno in montagna è rischioso, non c’è un solo giorno della stagione dove il pericolo valanga sia nullo. Ogni sciatore comprende i rischi. L’importante è ridurre al minimo i rischi dove possibile, ma non si possono mai evitare del tutto se si pratica sci estremo. Mi sento molto fortunato ad essere uscito con ferite lievi. Penserò sicuramente a questo incidente ogni volta che sarò in giro.”

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