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Funivia Zermatt-Cervinia, da luglio si potrà andare in 4 minuti dalla Testa Grigia al Piccolo Cervino

I tempi previsti inizialmente (taglio del nastro a fine 2021) non sono stati rispettati, ma la colpa non è dei costruttori: un po’ in tutto il mondo, il coronavirus e il biennio di continui lockdown e riaperture hanno ostacolato i cantieri e le attività commerciali. Non importa molto comunque: qui si parla di un collegamento atteso da oltre 80 anni, dunque qualche mese in più o in meno fa poca differenza. Qui la notizia non è il ritardo: la notizia è che dall’1 luglio di quest’anno si potrà salire sulla nuova funivia Zermatt-Cervinia.

L’impianto, in fase di ultimazione, è realizzato dalla ditta Leitner Ropeways di Vipiteno e permetterà appunto di spostarsi fra Svizzera e Italia stando in alta quota ma anche senza sci o attrezzatura da neve. E permetterà di farlo tutto l’anno, grazie a questo avveniristico impianto trifune antivento che farà la spola fra Testa Grigia (a 3458 metri di altitudine) e il Piccolo Cervino (a 3821 metri).

La più alta traversata delle Alpi in funivia

Secondo quanto spiegato, il dislivello di 363 metri sarà coperto in appena 4 minuti: le 10 cabine dovrebbero poter trasportare da una parte all’altra circa 1300 persone ogni ora e la traversata sopra il ghiacciaio del Teodulo (poco più di 1,5 chilometri) verrà fatta in sospensione, perché non è stata ritenuta necessaria l’installazione di tralicci. Il costo dell’opera, che è la funivia a maggiore altitudine sulle Alpi, è stato di circa 45 milioni di franchi svizzeri (poco più di 45 milioni di euro).

Cabine lussuose e inclusive

Com’è immaginabile, realizzare un impianto del genere e a una quota del genere non è un’impresa facile e ha ovviamente richiesto uno studio accurato di soluzioni specifiche, anche per ridurre al minimo l’impatto ambientale: per esempio, come su Montagna.tv abbiamo già raccontato, la stazione motrice installata a monte avrà dimensioni ridotte, anche a causa degli spazi ristretti a disposizione.

Comunque, da quel che si capisce, lo scopo principale dei progettisti era soprattutto uno. Anzi, erano due: realizzare un impianto che permettesse a tutti di godere dello spettacolo del Cervino e anche che fosse bello da usare e bello da vedere. E sulla carta sembrano raggiunti entrambi.

Innanzi tutto, la società Zermatt Bergbahnen, che gestisce gli impianti in Svizzera, ha assicurato che l’intero percorso tra Cervinia e Zermatt “può essere facilmente percorso anche in sedia a rotelle”.

Inoltre, le cabine sono state disegnate da Pininfarina, saranno dotate di sedili di pelle riscaldati e ampie superfici vetrate (anche su parte del pavimento) proprio per permettere ai passeggeri di godersi il più possibile il suggestivo panorama alpino. Infine, per combinare accessibilità, lusso e confort con la ricerca di un turismo di qualità, i progettisti di Leitner Ropeways si sono impegnati anche nella valutazione della tipologia di illuminazione da utilizzare nella stazione a monte e degli accostamenti cromatici per la stazione a valle, così da garantire la migliore integrazione possibile con l’ambiente circostante.

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8 Commenti

  1. a sto punto facciamone una dall’orionde’ alla vetta del cervino con relativo ristorante stellato gestito da qualche briatore di turno………Non c’e’ limite alla stupidita’/avidita’ dell’uomo!!

  2. Sottoscrivo il disappunto di chi mi ha preceduto aggiungendo una nota di biasimo per i toni trionfalistici che percepisco nell’articolo, quasi fosse uno spot pubblicitario a favore di un’opera oltraggiosa per la montagna e violenta nei confronti della Natura.

  3. Va così, la gente VUOLE divertirsi senza farsi dei problemi.
    Non si accorge che vive come una gallina spennata.
    Qualche millennio fa per comandare la gente si diceva “panem et circenses” e un secolo fa “fam, festa e furca”.
    Adesso diritti e libertà.

  4. Devo recuperare questo articolo di cinque mesi fa per poter commentare l’apertura di questa funicolare…. I toni trionfalistici su tutte le testate che ho letto confermano i timori di chi commentava ai tempi. E il prezzo del biglietto è assolutamente in linea con l’inutilità dell’impianto… Rimaniamo in attesa degli eventi per il Vallone Cime Bianche, ma la strada sembra sempre più segnata….

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