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Stefano Ghisolfi libera “Excalibur”, la via più dura d’Italia

Arriva l’attesa libera di Excalibur, il futuristico progetto a Drena, vicino ad Arco di Trento: l’autore è Stefano Ghisolfi, uno dei più forti arrampicatori in Italia e nel mondo. Stefano ha pubblicato un post sul suo account Instagram subito dopo l’impresa, proponendo il grado di 9b+ (che ricordiamo essere il penultimo grado della scala di difficoltà francese) e ringraziando tutti coloro che gli sono stati vicini in questo progetto.

“L’intero processo è stato molto difficile, da quando credevo che questa via fosse impossibile per me a quando ho portato la corda in catena. La cosa migliore di questo progetto sono state le persone: condividere questi momenti e provare Excalibur con i migliori arrampicatori del mondo, ma soprattutto con i miei amici.”

A detta di Stefano, Excalibur è la via più difficile che abbia chiuso, e probabilmente la più dura in Italia al momento. Si tratta di una linea disegnata su una parete che strapiomba a 40 gradi: prese che siamo abituati a vedere su linee verticali trovano posto su questo strapiombo spietato, in numero appena sufficiente a rendere possibile la salita. La via chiodata da Cristian Dorigatti e Morris Fontanari è molto breve, al contrario degli ultimi progetti di difficoltà così elevata: meno di venti movimenti, tutti tecnici ed esplosivi. Ma la forza non basta: si tratta anche di sentire ogni singola presa e ogni singolo movimento.

Su una cosa Ghisolfi è d’accordo con Adam Ondra e Jakob Schubert, altri due climber che hanno provato a mettere le mani sul progetto di Drena: se su Excalibur mancasse anche solo un appiglio, la sfida sarebbe persa in partenza.

Gli altri tentativi su Excalibur

La libera di Excalibur arriva inaspettata, dopo il sonoro “Game Over” pronunciato nei giorni scorsi da Adam Ondra, con cui questi si chiamava fuori dall’impresa. L’arrampicatore ceco non riusciva a superare la sezione chiave della via: in particolare, a respingerlo era una tasca bidito che non riusciva a tenere senza rischiare di lesionarsi il tendine del dito medio.

Adam si era dunque arreso alla sfida: “Accetto il fatto che non sono in grado di salire alcune vie. Auguro buona fortuna a Stefano Ghisolfi, William Bosi e chiunque altro farà la storia su questo progetto leggendario”. Con questo commento, il ceco aveva lasciato il mondo dell’arrampicata col fiato sospeso, a chiedersi chi avrebbe liberato Excalibur.

Will Bosi, citato da Adam, è arrivato lo scorso dicembre a mettere le mani sulla via, in compagnia del padrone di casa Stefano Ghisolfi. I due climbers avevano pubblicato un video dei tentativi: giorno dopo giorno aumentavano i movimenti eseguiti in sequenza, senza però mai arrivare a chiudere la via. Bosi era così ritornato a casa, pensando di tornare a provare Excalibur nei primi mesi del 2023.

Infine, venerdì 3 febbraio il dubbio di Ondra e di tutta la community dei climbers è finalmente sciolto, e Stefano Ghisolfi si aggiudica la libera di Excalibur. Il piemontese non esita a proporre il grado di 9b+, avendone già altri tre in curriculum: Perfecto Mundo a Margalef, Change a Flatanger e Bibliographie a Céüse.

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