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Pronto al via il tour italiano del BANFF Mountain Film Festival

Saranno 37 gli eventi in programma per l’undicesima edizione del BANFF Mountain Film Festival World Tour Italy, la rassegna cinematografica dedicata a montagna e outdoor che, dal 2013, porta in Italia le migliori produzioni presentate nel corso dell’omonima manifestazione canadese. Anche quest’anno la première, prevista per mercoledì 25 gennaio 2023, si terrà a Milano presso il The Space Cinema Odeon. Tra gennaio e aprile il tour toccherà altre 36 città italiane, distribuite lungo tutto lo Stivale.

L’esplorazione dei luoghi selvaggi, la gioia della condivisione, la libertà di muoversi nella natura più incontaminata: in ogni serata sarà proiettato lo stesso programma di 9 tra corto e medio metraggi provenienti da tutto il mondo che raccontano di piccole e grandi imprese, di storie di amicizia e incredibili traguardi. Un invito a riscoprire il gusto dell’avventura e dell’ignoto, che ciascuno può risvegliare anche nei confronti dei luoghi più vicini.

L’appuntamento imperdibile del BANFF torna nelle città italiane con storie di climbing e kayak a Baffin Island, Canada, per la promessa di una vita, con discese di sci estremo in luoghi ancora remoti del pianeta, in Karakoram oltre i 6.000m di altitudine, in sella a due ruote nel magnifico paesaggio del Messico, alla ricerca della fonte di ogni creazione in Islanda… e un finale magico sospesi oltre le nuvole.

Di seguito le sinossi dei 9 film in programma durante tutti gli eventi del Tour. I film saranno proiettati in versione originale con sottotitoli in italiano.

A Baffin Vacation

(2022, Canada, 12:06 minuti)

Climbing e kayak si intrecciano a Baffin Island, una remota isola del territorio canadese del Nunavat, considerata anche la quinta più grande al mondo per estensione, che diventa teatro di una romantica love story. Erik Boomer e Sarah McNair-Landry, entrambi kayaker, climber e fotografi, partono per una spedizione multi-sport di 45 giorni in questo paesaggio affascinante dove affrontano salite audaci e discese di fiumi inesplorati… e completano il viaggio confermando la promessa di una vita!

Balkan Express

(2022, USA, 40:13 minuti)

Un biglietto di sola andata da Monaco (Germania) a Salonicco (Grecia) in treno è l’inizio della nuova avventura che porta i due amici, alpinisti e freerider, Max Kroneck e Jochen Mesle a ripercorrere a ritroso in bici la lunga catena dei Balcani, remota e selvaggia, alla ricerca di entusiasmanti discese in sci. In poco più di 4 settimane attraversano 11 paesi e 10 gradi di latitudine, per oltre 2.500 km di strada e 40.000 metri di dislivello, con temperature fino a -30°, in quota. L’avventura nei Balcani è un sogno che condividono fin da ragazzini. Scegliere di viaggiare su due ruote non è solo un fatto “sportivo”, ma risponde alla decisione di viaggiare “puliti” cercando di minimizzare il loro impatto sul Pianeta. È un tipo di progetto che li appassiona da diversi anni: li abbiamo già incontrati nel film Ice & Palms, finalista al festival canadese nel 2018, presentato in Italia nel 2019.

Colors of Mexico

(2021, Francia, 4:39 minuti)

Cinque muniti di ritmo e gioiosa performance con il francese Kilian Bron, mountain biker professionista, che in sella alle due ruote dà forma alle sue acrobazie nel magnifico scenario a colori del Messico. Dagli stessi registi di Follow the Light, il film finalista a Banff nel 2021 e presentato in Italia nell’edizione del decennale (2022). ­

Creation Theory 

(2022, USA, 22:04 minuti)

Qual è la fonte di ogni creazione? Che si tratti del grandioso cosmo o della più piccola idea dell’uomo, la vera creazione arriva in momenti di inaspettata convergenza: straordinari sincronismi tra spazio e tempo, scienza e arte, musica e montagna e mare. In Creation Theory, questi elementi primordiali convergono nei fiordi occidentali dell’Islanda e nei colori sorprendenti dell’aurora boreale, portandoci in un viaggio parallelo alla scoperta dello spazio e della nascita interstellare della gravità così come della scintilla che attiva la creatività umana e porta un musicista a convergere con un surfista e uno snowboarder. Un’opera sorprendente e ricercata del regista Ben ‘Sturge’ Sturgulewski, cresciuto su una remota isola della catena delle Aleutine (Alaska), una terra che ha posto le basi per una vita di ricerca e di esplorazione delle aree più selvagge al mondo e delle comunità che le abitano.

Do a wheelie

(2022, UK, 05:30 minuti)

Cimentati con un wheelie!  È questo l’invito rivolto ai 3,5 milioni di fan su Intagram dal biker scozzese Danny MacAskyll: vai su una sola ruota della tua bici e mandaci la foto! A questo insolito casting per un #WheelieWithDanny rispondono in migliaia. L’idea del film nasce dall’osservazione del grande sviluppo avuto dalla bicicletta in epoca post pandemica, dalla voglia di raccontare altri modi di andare in bici e di realizzare un progetto più “inclusivo”, che coinvolgesse anche biker non professionisti, dei nuovi talenti su una ruota, capaci di fare un wheelie, appunto, una delle più semplici acrobazie da imparare per chi sa pedalare… a detta di Danny!

Doo Sar: a Karakoram ski expedition (Tour edit)

(2021, Polonia, 20:34 minuti)

Due montagne, due amici e due discese in sci sono gli ingredienti di questo film ambientato in Karakorum, Pakistan. Il polacco Andrzej Bargiel, alpinista e sciatore estremo, con il compagno Jedrek Baranowski, in team con il film maker e operatore di droni Jakub Gzela, con il supporto di Darek Zaluski e del fotografo Bartlomiej Pawlikowski, ci portano tra vette e pareti a vivere ancora più direttamente l’intensa esperienza condivisa da questo affiatato gruppo di amici. L’obiettivo del viaggio sono due 6000 metri: l’ancora inviolata Yawash Sar II Peak (6178 m) nella Ghidims-Dur Valley, e il Laila Peak (6096 m) nella Hushe Valley.

Famoso soprattutto per la storica prima discesa con gli sci del K2 nel 2018, Andrzej sale inizialmente salito la parete ovest insieme al compagno di cordata Jędrek poi, da circa metà altezza, continua da solo fino in vetta. Da qui scende in circa due ore dopo una breve calata del cono sommitale. Le condizioni delicate della parte sommitale del Laila Peak obbligano i due polacchi a lasciare gli sci a circa 150 metri dalla vetta, da dove, una volta rientrati dalla cima, scendono in sci lungo la spettacolare parete nord-ovest. Nel giro di 10 giorni complessivi, completano anche questo secondo obiettivo che però non è una “prima”: il Laila Peak era già stata discesa in sci per la prima volta nel 2018 dai francesi Carole Chambaret, Tiphaine Duperier e Boris Langenstein e, poco dopo, da Carlalberto “Cala” Cimenti e Matthias Koenig.

Flow

(2021, France, 4:39 minuti)

Nel silenzio dell’inverno 2021, la natura torna al suo stato più autentico e selvaggio e il pro-skier francese Sam Favret si riappropria delle montagne di Chamonix, un parco giochi a cielo aperto. Da un resort chiuso, in uno scenario “indisturbato”, le sue discese si librano in un viaggio con accompagnamento di musica sinfonica.

Saving glaciers

(2022, Slovenia, 8:38 minuti)

Un glaciologo svizzero, il Dr. Felix Keller, e il suo team partono in missione per salvare l’inevitabile scioglimento dei ghiacciai delle Alpi. Convinti che questo fenomeno può essere evitato, decidono di sviluppare un complesso sistema di cablaggio della neve, riciclando l’acqua di scioglimento dei ghiacciai trasformandola in neve. Un’invenzione che, a differenza di altre, può essere estesa così da salvare l’intero ghiacciaio del Morteratsch. Entusiasmo, resilienza e amore per le Alpi alimentano gli sforzi e la determinazione degli abitanti del luogo nel tentativo di proteggere l’inverno per le generazioni future.

Walking on clouds

(2021, Brazil, 6:49 minuti)

Camminare oltre le nuvole su una slackline sospesa tra due mongolfiere… Coraggio, libertà e un pizzico di follia sono gli ingredienti che hanno spinto il brasiliano Rafael Bridi a conseguire il record di highline “più alto” del mondo a 1901 metri di altezza. “Com’è che non riesco a stare in equilibrio e camminare su questa slackline?” Questa la domanda di ogni slackliner principiante e quindi anche del giovane Rafael alle sue prime esperienze nel 2010. Con tenacia e continuità, con il tempo capisce che è solo una questione di equilibrio e di concentrazione, tutto qui!

Qui il calendario delle proiezioni.

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