AlpinismoAlta quota

Nuova invernale a 8000 metri per Hervé Barmasse e David Göttler

A pochi giorni dall’annuncio della partenza di Simone Moro alla volta del Manaslu, dove tenterà per la quinta volta la salita invernale dell’Ottomila in compagnia di Alex Txikon, arriva la notizia di una seconda cordata, italo-tedesca, pronta a volare in Nepal: quella composta da Hervé Barmasse e David Göttler.

Come dichiarato da Barmasse alla redazione di Orobie, una spedizione che nasce dall’idea, balenata nella mente già lo scorso anno, di diventare il primo alpinista a realizzare la salita invernale di un Ottomila in puro stile alpino. Una impresa che “ancora si deve dimostrare se si può fare”.

La partenza è prevista per l’11 dicembre. Una volta in Nepal i due alpinisti si dedicheranno all’acclimatamento e da Natale in poi inizierà la riflessione sul cosa fare, su quale/i vette puntare. Quale sarà l’obiettivo della cordata lo scopriremo sotto le Feste.

Dettaglio importante: non è detto che l’avventura si realizzi entro confini solo nepalesi. Se decideranno di restare in Nepal, le mete potrebbero essere rappresentate da Annapurna o Dhaulagiri. Se dovessero trovarsi di fronte a previsioni meteo a lungo termine favorevoli, tali da offrire buone chance di riuscita in Pakistan, potrebbero orientarsi sul Nanga Parbat, tornando come lo scorso anno alla base della parete Rupal, per tentare una sfida da molti ritenuta, per ammissione stessa di Hervé, impossibile. “Ma se non ci provi non lo sai”.

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2 Commenti

  1. “Una volta in Nepal i due alpinisti si dedicheranno all’acclimatamento e da Natale in poi inizierà la riflessione sul cosa fare, su quale/i vette puntare. Quale sarà l’obiettivo della cordata lo scopriremo sotto le Feste.
    Dettaglio importante: non è detto che l’avventura si realizzi entro confini solo nepalesi. Se decideranno di restare in Nepal, le mete potrebbero essere rappresentate da Annapurna o Dhaulagiri. Se dovessero trovarsi di fronte a previsioni meteo a lungo termine favorevoli, tali da offrire buone chance di riuscita in Pakistan, potrebbero orientarsi sul Nanga Parbat,”

    Non capisco questa incertezza.
    Permessi e altro non ci sono più e si va facilmente dove si vuole ?
    Comunque vada : auguri.

  2. Ottimo! Annuncio non troppo pubblicizzato, ma di grande rilevanza a mio avviso, perché oramai conquistate tutte le vette degli 8000 anche in inverno, la prossima sfida che appare più che proibitiva è proprio quella della conquista di tali vette in stile alpino. In passato qualcuno ci era andato molto vicino (penso ad es. a Mackiewicz-Revol nel loro tragico successo al Manga Parbat o anche Moro-Urubko nella prima al Makalu) ma si trattava di spedizioni che seppur leggere e veloci non possono certamente essere considerate in puro stile alpino. Staremo a vedere stavolta, certo è che un successo potrebbe essere molto importante per dare nuovo slancio alle spedizioni invernali sugli 8000, che ho la sensazione stiano vivendo una fase di rallentamento dopo la conquista del K2..
    Anche in questo caso, i miei più sinceri auguri di successo!

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