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“Cumbre”, il racconto della prima salita in solitaria del Cerro Torre

L’appuntamento settimanale col cinema ci porta oltreoceano e indietro nel tempo, nella Patagonia del 1985. Per la precisione, nel novembre 1985, mese che vide la realizzazione della prima salita in solitaria del Cerro Torre (3128 m) ad opera dell’alpinista svizzero Marco Pedrini. Un personaggio che è stato in grado di lasciare il segno nella storia dell’alpinismo, nonostante la morte avvenuta precocemente, a soli 28 anni, mentre scendeva lungo la Direttissima Americana sul Petit Dru nel massiccio del Monte Bianco. A raccontare e rendere immortale la sua impresa sul Cerro Torre è un capolavoro della cinematografia a firma del regista Fulvio Mariani, “Cumbre” (Svizzera, 1987, 41′).

Un documentario realizzato quasi in real time. Nella mattina del 26 novembre, Marco Pedrini esce dalla truna di neve in cui ha trascorso la notte e punta alla vetta del Cerro Torre. La raggiungerà  alle 8,30 della sera, salendo lungo la mitica via del Compressore, per iniziare poi la discesa accompagnato dalla luna piena. Tornerà alle tende e agli amici alle tre del mattino.

Non solo una prima solitaria la sua, ma anche una grande impresa in giornata, realizzata in sole 13 ore, portando con sé il materiale minimo e indispensabile, appena le corde per la salita e la discesa, nulla di nulla per un eventuale bivacco. Pedrini tornerà due volte in vetta con il cineasta Fulvio Mariani per completare le riprese della parte alta della montagna. La pellicola è disponibile in versione integrale su Youtube.

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