AlpinismoAlta quota

Nameless Tower, Barbara Zangerl e Jacopo Larcher in libera Eternal Flames

Ci sono vie che per la loro difficoltà restano intentate per anni, poi improvvisamente per qualche strana coincidenza riaccendono l’interesse di molti tutto insieme e ci si ritrova a parlarne in una settimana più di quanto lo si abbia fatto in un decennio.

Eccoci allora qui a scrivere nuovamente di Eternal Flames, leggendaria linea disegnata da Kurt Albert, Wolfgang Güllich, Christof Stiegler e Milan Sykora nel 1989 sulla parete sud della Nameless Tower (6.286m). Una via complessa perché porta le difficoltà della big wall nell’aria rarefatta dei 6000 metri.

In 33 anni, malgrado due tentativi nel 2005 e nel 2009 rispettivamente dei fratelli Pou e dei fratelli Huber, non era mai stata salita integralmente in libera. Il 21 luglio scorso è riuscito nell’impresa Edu Marin, accompagnato dal papà Francisco e il fratello Alex, dopo ben 28 giorni in parete.

Due giorni dopo anche Barbara Zangerl e Jacopo Larcher, che -come lo spagnolo- ci avevano già provato l’anno scorso rinunciando per il maltempo, ce l’hanno fatta. I due sono rimasti in parete dal 18 luglio al 23 luglio. Molto meno di Marin, che era stato molto rallentato dal maltempo. I due alpinisti si sono alternati da capocordata decidendo poi di salire entrambi da primi i quattro tiri più duri della via.

Una sequenza di tiri a cinque stelle che raramente abbiamo visto, con il tiro chiave sopra i 6000 metri. Chia viaggio!” hanno commentato i due alpinisti. “Siamo entrambi esausti e cotti dal sole, ma siamo super felici di aver scalato questa linea iconica, senza mai cadere” hanno concluso, congratulandosi anche con Edu, con il quale hanno condiviso anche alcune parole: “Un sogno diventato realtà”.

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