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Marmolada, zona rossa ampliata sulla base dei monitoraggi

Alla luce di una nuova relazione della Protezione Civile della Provincia Autonoma di Trento, il sindaco di Canazei ha ritenuto opportuno firmare una nuova ordinanza che “ridisegna” la zona rossa da rispettare sul ghiacciaio della Marmolada, istituita dopo i tragici fatti dello scorso 3 luglio.

Come riportato nel comunicato ufficiale della Provincia Autonoma di Trento, “la potenziale instabilità della nicchia di distacco del ghiacciaio e l’allargamento di alcuni crepacci posti sui cambi di pendenza della Marmolada hanno portato ad una ridefinizione dell’area rossa sul massiccio”.

La nuova ordinanza, qui scaricabile in versione integrale, vieta l’accesso al versante nord della montagna, a tutela della pubblica incolumità. Con l’istituzione della nuova zona rossa, continuano ad essere accessibili la diga del lago di Fedaia e l’omonimo passo, mentre viene parzialmente chiuso il vecchio percorso che costeggia il lago in sinistra orografica, a partire dal ponte sul canale di Gronda.

Risultano attualmente sospese le attività dei rifugi Capanna ghiacciaio e Cima Undici. Il divieto di transito e di accesso alla zona interclusa vale anche per alpinisti e arrampicatori che dovessero percorrere le vie alpinistiche della parete Sud-Ovest della Marmolada. Si prevedono denunce per chiunque si addentri nell’area compresa tra: prossimità Villetta Maria sentiero E618-E619, prossimità Rifugio Dolomia sentiero E618-Altavia n. 2-E606, prossimità rifugio seggiovia, sentiero E618 dal bivio E605 fino alla diga, sentiero E606 dal bivio con il sentiero E610 direzione forcella Marmolada, la vecchia strada che porta alla diga di Maria al lago fino a prima della casa guardiani dell’Enel civico 9, pista da sci denominata “Sas de Mul-Fedaia”.

Aggiornamenti sui monitoraggi

La Provincia fa anche il punto sui monitoraggi nell’area interessata dal distacco dello scorso 3 luglio, ricordando che all’indomani della tragedia erano state installate a 2.700 metri di quota delle apparecchiature funzionali a un onitoraggio in tempo reale, ovvero due interferometri e un radar doppler, necessari per valutare anomali e improvvisi spostamenti della porzione di ghiacciaio instabile. A tali strumenti si sono aggiunti i droni, mediante i quali è stato possibile ricostruire il fronte interessato dall’evento. I monitoraggi hanno riguardato non solo l’area del crollo ma anche le due lingue di ghiaccio che lo delimitano, in destra e sinistra orografica.

A causa delle alte temperature delle ultime settimane, come si era previsto, è stato osservato che le lingue glaciali, nel loro movimento, abbiano prodotto l’allargamento di alcuni crepacci. Tra questi si ritrova quello che ha destato scalpore domenica 17 luglio, che taglia l’intera lingua glaciale in destra orografica (ossia a sinistra del distacco per chi osserva la montagna da valle), che è sotto costante monitoraggio per osservarne l’evoluzione.

Nella relazione si può leggere che “lo studio della morfologia dell’area ha permesso di identificare i percorsi potenziali delle masse ghiacciate che dovessero staccarsi anche da queste due lingue. Tale analisi ha di fatto confermato un percorso di scorrimento che si adatta molto bene a quello delle valanghe storiche cartografate e di quelle simulate nell’ambito della redazione della Carta delle pericolosità (adottata dalla Giunta nel settembre 2020, ndr)”.

Si è inoltre valutata l’ipotesi che un eventuale distacco possa arrivare a lambire o entrare nel bacino artificiale della diga di Fedaia: “Dalle valutazioni svolte (…) l’effetto di un eventuale afflusso al lago con il livello d’invaso attuale, risulterebbe contenuto all’interno dell’invaso senza interessare direttamente il coronamento della diga e/o il piano stradale della SS 641”.

Di seguito il video del sopralluogo sul ghiaccio.

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Un commento

  1. Finalmente ho capito dalla cartina dove è vietato andare: dal Serauta a oltre la Penia.
    Direi dove si arriva arrampicando: non si può scendere 🙂
    Non capisco cosa c’entri con i pericoli di crolli ulteriori del ghiacciaio: i crolli vanno verso il basso !
    Per me è una conferma della ignoranza e della vanità.
    Auguri a tutti !

    La funivia funziona fin dove ?

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