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Italia-Nepal, prove tecniche di dialogo

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KATHMANDU, Nepal — L’Italia sarà al fianco del Nepal durante la transizione democratica. Lo ha detto oggi il sottosegretario agli Esteri Gianni Vernetti in visita nella capitale nepalese.

La data delle elezioni per l’Assemblea costituente che avrà il compito (decisivo per il Paese) di riscrivere la Carta costituzionale non è ancora stabilita.Tuttavia il Nepal si sta già muovendo sul fronte delle relazioni e della cooperazione interparlamentare, comprese quelle con l’Italia.
 
Al parlamento nepalese – sciolto nel 2002 dal re Gyanendra e riconvocato di recente dopo l’uscita di scena del monarca – toccherà condurre il Paese verso un nuovo assetto istituzionale. Una transizione difficile. E dall’esito tutt’altro che scontato. Lo ha detto lo stesso ministro degli Esteri Sharma Oli a Vernetti.
Il Parlamento per ora è dominato dall’Alleanza dei Sette Partiti democratici (SPA) che detiene il 90 per cento dei seggi. Ma la chiave di volta di tutta la situazione politica è il Partito maoista guidato da Pranchanda "Il Terribile".
 
Il suo ingresso in un governo ad interim, per ora guidato dall’84enne Girija Prasad Koirala corre sul filo del rasoio. Tutto si gioca sul disarmo immediato delle formazioni maoiste chiesto dagli Stati Uniti per bocca dell’ambasciatore James Moriarty come precondizione per l’entrata nel governo transitorio.
 
La richiesta degli Usa è stata giudicata come una "indebita interferenza" da Prachanda. Al leader maoista non è andata giù nemmeno la richiesta di un intervento delle Nazioni Unite da parte del premier per monitorare il disarmo delle sue milizie.
Certo è che una presenza Onu sul territorio a questo punto è indispensabile. Anche per garantire il regolare svolgimento delle elezioni. "A questo scopo – ha detto Vernetti – l’Italia è pronta ad impegnarsi in una eventuale missione civile sotto egida dell’Onu". 
La visita del sottosegretario italiano arriva nel giorno del 60esimo compleanno del re deposto. Nonostante abbia perso gran parte dei suoi poteri, il re gode ancora di una certa stima, soprattutto fra la popolazione di origine indù. Celebrazioni in onore del sovrano si sono tenute in diverse parti del Paese.
 
Vernetti è il primo esponente di un governo europeo a visitare il Nepal dopo la caduta della monarchia assoluta. Il sottosegretario italiano ha promesso "di intensificare la cooperazione che in questi anni di guerra civile si è drasticamente ridotta", sia nel campo dell’aiuto allo sviluppo sia nel campo scientifico e culturale. Il laboratorio della Piramide dell’Everest, gestito dal Comitato Ev-K²-Cnr, ha ricordato Vernetti, ospita ogni anno decine di ricercatori.
 
Dal vicepremier e ministro degli Esteri nepalese è venuta anche la richiesta all’Italia di riaprire l’ambasciata chiusa nel ’97, su cui Vernetti si è detto possibilista.
 

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