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Valle d’Aosta: caos vaccini e soccorso alpino

La notizia risale a qualche settimana fa ormai, ed è stata portata alla luce da Enrico Martinet, de La Stampa: fino agli ultimi giorni di dicembre il Soccorso Alpino Valdostano non prevedeva obbligo di vaccinazione contro il Sars-Cov-2. A meno che l’operatore non fosse un medico, quindi sottoposto alla vaccinazione come operatore sanitario, chi saliva a bordo di un elicottero o partecipava a un’operazione di soccorso non era tenuto a presentare il cosiddetto “super green pass” ma, al contrario, era sufficiente un tampone rapido prima di prendere servizio. Si venivano quindi a creare situazioni con equipaggi misti dove, raccontava il dottor Carlo Vettorato, “chi porta soccorso alle persone può non vaccinarsi. E se il resto dell’equipaggio dell’elicottero di soccorso è vaccinato, tutti lo devono essere, per la sicurezza della squadra d’intervento e per l’infortunato che si va a soccorrere. Un paradosso che in dicembre riguardava solamente la Regione Valle d’Aosta, tutte le altre si erano adeguate all’obbligo vaccinale fin dall’inizio dell’estate 2021, come da direttiva del presidente nazionale del soccorso alpino Maurizio Dellantonio.

Risolto il paradosso

Una complessa situazione a cui si è posta la parola fine il 27 dicembre scorso quando il direttore del soccorso valdostano, Paolo Comune, ha inviato a tutti gli operatori una lettera in cui si chiarisce la necessità di essere in possesso del super green pass per poter essere operativi come soccorritori. “Considerato che l’attuale contesto di rischio impone di rafforzare ulteriormente le misure attuate per limitare la diffusione delle infezioni da SARS-CoV-2 e conseguenti situazioni di pregiudizio, in modo particolare negli ambienti e situazioni lavorative frequentati da più soggetti, dal 10 gennaio 2022 per essere impiegati nel servizio di soccorso in montagna ed accedere ai locali della base di elisoccorso dovrete essere muniti della certificazione verde Covid-19 rafforzata. Si evidenzia poi come “coloro che non siano in possesso della suddetta certificazione verde in validità o ne risultino privi a un controllo non potranno svolgere nessuna attività per l’ente Soccorso alpino valdostano. Eventuali abusi o elusioni comporteranno l’esclusione permanente dal servizio di soccorso in montagna e la cancellazione dall’elenco degli operatori del Soccorso alpino valdostano.

Oggi

È trascorsa una settimana da quando l’obbligo è stato introdotto anche in Valle d’Aosta. Quale sarà stata la reazione degli operatori? Dalle prime informazioni sembra che la maggior parte degli operatori abbia deciso di vaccinarsi e non siano venuti a crearsi problemi di sorta legati a un’eventuale mancanza di soccorritori.

“Tutti gli operatori dell’elisoccorso lavorano con green pass rafforzato, come da regolamento in tema di sanità” precisa il presidente nazionale del soccorso alpino Maurizio Dell’Antonio. “Per quanto riguarda gli operatori normali abbiamo un 2-3 percento di non vaccinati, su scala nazionale”. Il soccorso alpino garantisce quindi la sua piena operatività.

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