Courmayeur, per il New York Times una meta di viaggio da non perdere
Come ogni anno il New York Times ha stilato una lista delle destinazioni da non perdere all around the world. Il criterio di selezione dell’anno è “località del mondo in cui i viaggiatori possano essere parte della soluzione”. Si tratta dunque di 52 mete virtuose, che spaziano dal mare alla montagna, anche se quest’ultima è decisamente meno rappresentata. Tra le circa 10 destinazioni in quota consigliate ai viaggiatori (dalla Groenlandia all’Alaska, dall’Uttarakhand alla British Columbia e al Cerro Castillo), riconosciute come angoli da scoprire in cui turismo e attenzione all’ambiente vanno a braccetto, compare Courmayeur.
Le motivazioni della scelta
Come si legge nelle motivazioni alla base della scelta della prestigiosa rivista statunitense di premiare Courmayeur, “questa affascinante cittadina ai piedi del Monte Bianco, in una regione dell’Italia storicamente di lingua francese, conduce da tempo uno sforzo per trovare un equilibrio tra turismo e conservazione dell’ambiente. Decenni prima che l’overtourism diventasse allarmante, Courmayeur ha iniziato a limitare gli accessi nella stagione estiva nelle sue due valli, Val Veny e Val Ferret, definendo un numero fisso di auto private e una quota separata per coloro che disponessero di prenotazioni in una delle locande locali, note per la polenta concia – una polenta cremosa realizzata con fontina tradizionale. In alcuni giorni, è vietato anche l’uso di auto private e nel corso dell’inverno le due valli diventano aree sciistiche. La funivia che conduce i visitatori al Monte Bianco, una esperienza da togliere il fiato, utilizza energie rinnovabili. Ma serve molto più di un solo villaggio per fermare il surriscaldamento globale che minaccia il Monte Bianco e i suoi numerosi ghiacciai. Uno di essi, il Planpincieux, è stato dichiarato a rischio collasso. Le autorità stanno monitorando da vicino la situazione, così che i visitatori possano seguire le raccomandazioni, di evitare alcune strade o l’intera area, in caso di rischio troppo elevato.”
La rinomata meta turistica valdostana viene dunque descritta come una località da prendere come esempio. “Ci vorrebbero più Courmayeur sulle Alpi”, sembra questo il pensiero di sintesi che emerge dal testo del NYT.
Il Sindaco: un riconoscimento che valorizza gli sforzi
Il Sindaco della cittadina, Roberto Rota, non poteva che reagire con entusiasmo all’inserimento di Courmayeur nella lista di destinazioni “must-visit”. “Siamo felici che Courmayeur sia stata indicata tra le località da visitare dal News York Times – ha dichiarato – perché, oltre che promuovere la nostra cittadina, tale indicazione motiva e valorizza gli sforzi fatti in questi mesi e anni dall’amministrazione comunale sul fronte delle scelte e degli investimenti sulla sicurezza del territorio e delle attuali politiche che stiamo perseguendo per un turismo ecosostenibile. Ne sono un esempio le misure per la riduzione del traffico nelle valli Veny e Ferret, il positivo lavoro tra Comune, Regione e Fondazione Montagna Sicura sul monitoraggio e studio dei ghiacciai e alla relativa comunicazione strutturata, oltre agli strumenti di informazione del Comune, già attivi e tempestivi per i residenti e i turisti. Abbiamo un territorio bellissimo e delicatissimo, influenzato dai cambiamenti climatici, con i quali stiamo imparando a convivere, e che ci impongono scelte sempre più importanti per una frequentazione rispettosa e attenta della montagna”.