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Valle d’Aosta. Per monitorare i ghiacciai si useranno anche i satelliti

In Valle d’Aosta lo “stato di salute” dei ghiacciai verrà monitorato prossimamente anche con il supporto dei satelliti. La Giunta regionale della Valle d’Aosta ha infatti approvato nel corso della riunione del 12 aprile scorso lo schema di integrazione alla convenzione già in atto tra Regione e Fondazione Montagna Sicura per l’attuazione di maggiori azioni del Risk-Act. Progetto finanziato dal programma di cooperazione transfrontaliera Alcotra 2014/2020 Fesr che rientra nel Pitem Risk, piano integrato tematico sulla prevenzione e gestione del rischio, che comporta un esteso partenariato transfrontaliero. Per l’Italia la Regione Autonoma Valle d’Aosta, le Regioni Piemonte e Liguria e la Fondazione CIMA; per la Francia il Département de Hautes-Alpes, la Regione Provence-Alpes-Côte d’Azur, il BRGM, il Service Départemental d’Incendie et de Secours de la Savoie e il Service Départemental d’Incendie et de Secours de Haute-Provence).

“Attraverso l’impiego di tecniche innovative di telerilevamento satellitare nelle azioni di studio e monitoraggio glaciale della Fondazione Montagna Sicura – spiega l’Assessore regionale al bilancio e finanze Carlo Marzi all’ANSA – si attenziona ulteriormente l’evoluzione morfologica dei ghiacciai, con possibilità di calcolarne le velocità di spostamento ai fini della prevenzione del rischio. Le attività svolte dalla Fondazione Montagna Sicura negli ambiti dei ghiacciai e delle valanghe sono caratterizzate da un elevato livello scientifico, riconosciuto da diversi enti di ricerca nazionali ed internazionali che sempre più realizzano progetti di ricerca congiunti con la Fondazione stessa. Le implementazioni con azioni di ricerca avanzate quale il telerilevamento satellitare, consentono di monitorare l’evoluzione morfologica degli apparati glaciali e calcolarne le velocità di spostamento in affiancamento agli strumenti attualmente attivi“.

“L’utilizzo dei dati satellitari – conclude Marzi – costituisce oggi un ambito di studio avanzato e promettente nel quale la Regione e la Fondazione Montagna Sicura sono impegnati. L’eccellenza in settori innovativi ed avanzati della ricerca costituisce un punto di attrazione a livello internazionale per ricercatori e studenti che trovano nella nostra regione un laboratorio a cielo aperto dove poter sperimentare ed acquisire esperienze e conoscenze. Le esperienze acquisite consentono poi di operare efficacemente anche sul piano della divulgazione, dell’informazione e della formazione sui temi della difesa dai rischi idrogeologici e per la loro prevenzione mediante procedure efficienti ed efficaci”.

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